Giannelli: "Ci aspetta un Mondiale difficile, ma proprio per questo sarà bellissimo"

In carriera hai già vinto tantissimo, come si fa a trovare sempre lo stimolo giusto per una competizione complicata come un Mondiale, dove non hai quasi la possibilità di staccare la mente e il corpo tra una partita e l’altra? “Questa credo sia proprio la difficoltà della competizione che stiamo andando a fare, ma più è difficile, più è bello. Noi sportivi dobbiamo sempre essere bravi a imparare da tutte le vittorie ma anche da tutte le sconfitte, e cercare sempre di andare avanti e di trovare sempre qualcosa che ci permetta di essere sempre sul pezzo. A me piace molto l’idea del crescere, al di là della vittoria o della sconfitta, è un qualcosa che mi fa stare sempre là a spingere molto. Vedo quello che posso fare di più rispetto a quello che ho fatto finora, e c’è sempre qualcosa, e questo mi aiuta ad andare in campo sempre molto motivato e determinato. Adesso c’è un Mondiale da giocare, ci sono moltissime squadre competitive, qualcuna molto forte ma sapere di andare a fare qualcosa di difficile ti dà la consapevolezza che stai andando a fare qualcosa di bello. Sono molto carico e determinato”. In cosa deve crescere uno come te, che è arrivato al top della pallavolo mondiale e ha già vinto quasi tutto? “Intanto dal punto di vista atletico, più passano gli anni più si deve essere bravi a continuare a mantenere i livelli che si avevano prima quando si era giovani . Poi c’è l’aspetto umano, che è la parte più importante. Io cerco sempre di imparare qualcosa di nuovo, soluzioni nuove nel mio cervello, creare nuove connessioni nel mio cervello che mi permettano di essere più performante in campo ma anche più bravo nelle relazioni con i miei compagni di squadra e lo staff, questa è una cosa molto importante. Poi a livello tecnico, se si studia bene e tanto a livello pallavolistico, cosa che io faccio, si vede sempre che c’è qualche sfaccettatura da correggere. La perfezione non esiste, cerchiamo sempre di tendere alla perfezione, sappiamo che è impossibile da raggiungere ma quel ‘tendere’ ci permette di stare lì tutti i giorni a lavorare su noi stessi”. L’anno prossimo compirai 30 anni, ma in che età sportiva ti senti di essere? “Dico una cosa che non ho mai detto a nessuno: da quando ho iniziato a giocare a pallavolo ho sempre pensato che volevo arrivare ai 30 ed essere la migliore versione di me stesso ai 30, quindi ho ancora un anno di margine per crescere, sono tranquillo e sereno ”. È arrivata la brutta notizia dell’infortunio di Daniele Lavia, cosa perde l’Italia senza di lui? “È un peccato, un dispiacere enorme… Mi piange il cuore, in primis per lui, come persona. È un mio grande amico, gli voglio tanto bene, ha avuto molta sfortuna. So quanta voglia aveva di fare questo Mondiale, stava lavorando molto a livello fisico per essere al top della forma, posso solo immaginare il dispiacere che sta provando. Da adesso tutto quello che farò sarà anche per lui, anche se non vinceremo qualcosa, tutto l’impegno sarà per lui. Gli mando un grande abbraccio e gli auguro buona fortuna per la convalescenza e la ripresa”. Tecnicamente ci sono delle avversarie molto forti, che Mondiale ti aspetti? “Mi aspetto un Mondiale difficile, sarà lontano quasi per tutti. Ci sono squadre europee molto forti e competitive, le abbiamo incontrate spesso, a volte ci abbiamo vinto e spesso perso . Scherzi a parte, penso che la Polonia sia la squadra più forte in questo momento, ha tre squadre tutte competitive e può fare molte rotazioni. La Francia ha dimostrato negli anni che nei momenti clou riesce a tirare fuori il meglio, sono incredibili. È un dato di fatto: hanno vinto due Olimpiadi di fila. Poi ci sono molte squadre, tra cui noi, che sono lì, un pelo sotto, a combattere e a cercare di fare del nostro meglio per essere più bravi nel momento giusto”. Quanto è importante il gruppo? De Giorgi ha detto che il vostro è uno dei gruppi migliori al mondo… “Sono d’accordo. Non dobbiamo mai darlo per scontato, ogni giorno ci rimbocchiamo le maniche e lavoriamo insieme per l’obiettivo comune: rappresentare l’Italia al meglio possibile in giro per il mondo. Lo abbiamo fatto negli anni e continuiamo a farlo, richiede molta forza d’animo ma continueremo a farlo”. La grande novità in questo gruppo è Kamil Rychlicki, è un inserimento importante? “Sicuramente, ci può dare una grande mano. Ho giocato con lui a Perugia e poi ci ho giocato contro, può aiutarci molto. Sono contento che sia con noi e lo vedo molto carico e contento, questo è importante. È entrato con la giusta mentalità e la giusta voglia di fare”.

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Giannelli: "Ci aspetta un Mondiale difficile, ma proprio per questo sarà bellissimo"

Roberto Prini