Dopo il rinvio dello scorso 20 febbraio, l’Assemblea elettiva della Lega Serie A ha deciso di posticipare l'elezione del proprio presidente per continuare a discutere sullo statuto. Intanto però l'attuale numero 1, Mario Beretta, ha ufficilizzato l'appoggio della Lega Serie A a Carlo Tavecchio nella corsa alla poltrona di presidente della Figc
Nulla di fatto, non si conoscerà oggi il nome del nuovo presidente della Lega Serie A. L’Assemblea dei club che si è riunita attorno all'ora di pranzo a Milano, infatti, ha deciso di posticipare ulteriormente la votazione che deve eleggere il nuovo numero 1 della Lega per occuparsi prima della riforma dello statuto della stessa. Dopo un primo rinvio arrivato lo scorso 20 febbraio, dunque, anche oggi l'assemblea elettiva non si esprimerà sulla questione, mentre è arrivata l'indicazione sul nome che la Lega voterà durante l'elezione di un altro presidente, quello della Figc. A comunicare la decisione di appoggiare Tavecchio è stato lo stesso presidente Beretta al termine dell'assemblea: "Abbiamo deciso a larghissima maggioranza di esprimere il proprio appoggio alla rielezione di Carlo Tavecchio alla presidenza della Figc. Questa la dichiarazione che e' stata anche verbalizzata e che faremo lunedi' nell'assemblea elettiva federale", ha spiegato.
Il pensiero di Abodi - In lotta con Tavecchio per la poltrona in Figc ci sarà l'attuale presidente della Lega Serie B, Andrea Abodi, che oggi ha parlato delle sue possibilità di essere eletto: "Con Tavecchio ci siamo salutati e ci siamo fatti un in bocca al lupo. Abbiamo preso atto reciprocamente del fair play che comunque sta regolando i nostri rapporti. Non ho avuto la possibilità di parlare con i rappresentanti della Lega Dilettanti e Allenatori, abbiamo avuto contatti individuali e questo è un modo un po' stravagante di essere trasparenti e liberi. Se auspicavo un incontro anche in A? Lì da parte mia c'e' il rispetto di una condizione di disagio, per me non e' stato un elemento di criticità. Lega Serie B non compatta nel votarmi? Io penso che ci sia un fronte compatto sugli interessi della categoria che poi dovrà valutare quale delle due proposte è più di garanzia per la B e l'intero sistema. Il destino di questa elezione è nelle mani dei rappresentanti, sperando che il processo di delega non faccia perdere la sensibilità rispetto alla volontà dei deleganti".