Genoa, Mandorlini: "Dobbiamo essere più cattivi"

Serie A
Andrea Mandorlini, allenatore del Genoa, con Diego Laxalt (Getty)

Così l'allenatore rossoblù nel post gara: "Abbiamo creato più situazioni pericolose ma non abbiamo avuto la giusta determinazione. Gli stimoli ci sono in tutte le partite, bisogna sempre avere entusiasmo. Ho provato a ridare solidità, stasera la squadra stasera non mi è dispiaciuta, è rimasta in partita fino alla fine"

Il Genoa di Andrea Mandorlini perde ancora, a decidere la sfida contro il Milan è un gol di Mati Fernandez nel primo tempo della gara. Dopo il ko nel derby della scorsa settimana si ferma ancora la squadra rossoblù che resta dunque a quota 29 punti in classifica in attesa di incontrare nel prossimo turno l'Atalanta in casa. Primo tempo giocato piuttosto bene dalla formazione ligure, ripresa un po' sotto tono che alla fine non ha permesso al Grifone di portare a casa alcun punto. Della prestazione dei suoi ragazzi, del risultato e del momento del gruppo - al termine di una settimana complicata anche per la contestazione che vede coinvolta la Gradinata Nord e il presidente Preziosi - ha parlato l'allenatore ai microfoni di Sky Sport. Queste le sue parole.

Sulla gara -
"Il presidente ha detto 'male male'? Dovete chiedere a lui, io posso parlare della partita; abbiamo fatto quello che dovevamo fare, siamo stati poco cattivi con le situazioni di gioco che avevamo preparato e sul gol forse mentalmente ancora qualche difetto l'abbiamo mostrato. Non riusciamo a reagire ma abbiamo mostrato di saper creare le premesse per fare male, abbiamo avuto 4-5 situazioni più importanti del Milan ma siamo andati sotto e da lì qualcosina l'abbiamo pagato; più volte siamo arrivati sul fondo con gli attaccanti ma non siamo mai riusciti a trovare la giocata vincente, siamo stati bravi a tenerla fino alla fine e basta. Il derby è finito, non credo che abbia influito questa sera la sconfitta del turno scorso; i giocatori hanno affrontato una squadra con qualità tecnico-tattiche diverse, si capiva che c'era l'opportunità di fare male al Milan ma non siamo mai riusciti a servire i nostri due attaccanti; poi quando abbiamo giocato tre abbiamo avuto un equilibrio generale ma questi sono discorsi che lasciano il tempo che trovano. Adesso giochiamo più di sacrificio rispetto a quando sono arrivato ma la situazione non è, a livello mentale, delle migliori. Siamo ancora un po' frenati ma vedo che la squadra è cresciuta e che fa quello che deve fare".

Sul momento della squadra - "Prima del mio arrivo la squadra prendeva tanti gol e proprio dal punto di vista psicologico ho cercato di portare più equilibrio, ci siamo fatti dei gol da soli e abbiamo giocato diverse partite con un sistema diverso da quello scelto stasera, ma bisogna essere più cattivi senza fare troppe promesse, sia nel primo che nel secondo tempo tante volte abbiamo creato delle situazioni pericolose e lì non abbiamo avuto la giusta determinazione. Gli stimoli importanti ci sono in tutte le partite e bisogna sempre avere entusiasmo. Io ho provato a ridare solidità e adesso piano piano abbiamo cominciato a preparare alcuni aspetti; la squadra stasera non mi è dispiaciuta, è rimasta in partita fino alla fine. Spensieratezza? È un momento in cui riusciamo a finalizzare poco ma rischiamo comunque poco e abbiamo commesso qualche errore, non so se quello che ci serve è la spensieratezza ma so che c'è del lavoro da fare. Questa è una squadra che ha delle qualità, che mi piace e mi dà dispiacere vedere che le cose non vanno ancora come tutti vorremmo. Serve un atteggiamento più cattivo".