La decisione di esonerare Stefano Pioli è arrivata direttamente dalla proprietà dopo i risultati dell'ultimo periodo. E poi, arriva Walter Sabatini: ecco come interagirà con il direttore sportivo Piero Ausilio
L’Inter ha esonerato Stefano Pioli. E’ successo tutto in pochissimo tempo. Una linea proposta direttamente dalla proprietà dopo i pessimi risultati dell’ultimo periodo. Pesa l’unico punto nel derby nelle ultime partite, il crollo verticale dopo il mancato aggancio alla zona Champions, la sensazione che non ci fosse più nulla da dare da parte dell’allenatore alla squadra. Una decisione di pancia, condivisa poi con i dirigenti italiani e diventata ufficiale proprio mentre la Juventus ufficialmente si guadagnava l’accesso alla finale di Cardiff. La squadra, in queste ultime giornate, sarà allenata da Stefano Vecchi, che già aveva fatto da traghettatore dopo l’esonero di De Boer.
L'arrivo di Walter Sabatini
Ma non è l’unica decisione destinata a cambiare il volto dell’Inter. Perché in serata arriva anche un’altra indiscrezione rispetto a decisioni della proprietà. Non riguarda direttamente l’Inter ma le squadre di proprietà Suning: al momento Jiangsu e Inter, appunto. Walter Sabatini, ex direttore sportivo della Roma, è stato individuato come supervisore tecnico delle squadre di proprietà (con la possibilità che aumentino nei prossimi mesi). Quindi di fatto anche come supervisore dell’Inter. Questa decisione (che ancora ufficiale non è) rappresenta un altro segnale della voglia di Zhang di voler rafforzare la propria struttura, senza limitarsi ai confini italiani. Dopo il rinnovo (per tre anni) di Piero Ausilio, confermato come responsabile del mercato nerazzurro, Suning ha ritenuto opportuno inserire questa nuova figura dirigenziale per rafforzare ulteriormente la struttura del gruppo a livello internazionale.
L'allenatore
Da adesso in poi inizierà ufficialmente la costruzione della prossima stagione. Con la certezza che ci sarà un nuovo allenatore. Conte (il sogno) e Simeone di cui si è sempre parlato in ottica nerazzurra i big probabilmente più corteggiati. Spalletti (che peraltro con Sabatini ha già lavorato) che non rimarrà a Roma la prossima stagione. O altre idee che potranno venire in mente anche allo stesso Sabatini. Senza dimenticarsi del lavoro che stava portando Ausilio per completare l’organigramma nerazzurro per quanto riguardava la struttura sportiva. La crisi nera sul campo ha accelerato alcune decisioni e ne ha suggerite altre. L’Inter (e Suning) stanno guardando già al futuro.
La clausola beffa
Nelle immediate ore post esonero, si sono rincorse diverse indiscrezioni: Suning pare abbia voluto accelerare un processo di rinnovamento (già previsto) a causa dei pessimi risultati. E anche dal fatto che Pioli praticamente sarebbe d'accordo con la Fiorentina per la prossima stagione. Un'altra voce, invece, faceva ricadere la decisione direttamente su Sabatini (il cui accordo con Suning risalirebbe allo scorso aprile). Temporendo si rischiava che la Fiorentina potesse andare su altri obiettivi per la panchina con la possibilità concreta di dover pagare l'allenatore fino a giugno 2018. Una voce questa smentita però da un dettaglio emerso in mattinata. Una clausola fatta inserire da Stefano Pioli nel contratto firmato a inizio campionato con l'Inter: in caso di esonero prima della fine di questa stagione, il club gli avrebbe corrisposto tutto l'ingaggio fino a fine contratto (30 giugno 2018, appunto).