Il Milan cala il poker contro il Lugano, rodaggio per i nuovi acquisti

Serie A
Il primo gol stagionale del Milan è di Patrick Cutrone (foto da Twitter @acMilan)

Prima uscita stagionale per i rossoneri che battono per 4-0 in amichevole il Lugano. In gol nel primo tempo il giovane Cutrone, sceso in campo assieme ai nuovi acquisti che faticano soprattutto a livello fisico. Nella ripresa Montella cambia gli undici giocatori in campo e il Milan dilaga con i gol di Crociata, Sosa e Gomez

IL RACCONTO DI LUGANO-MILAN

Il Milan vince 4-0 la prima amichevole stagionale contro il Lugano, ma il risultato è davvero l’ultima cosa a cui fare caso e lo sa bene Vincenzo Montella che dopo la prima settimana di lavoro ha regalato a tutti i convocati almeno qualche minuto in campo. Un match per iniziare a capire come far combaciare i tanti nuovi tasselli di un mosaico che i 7.000 tifosi rossoneri arrivati allo stadio comunale di Cornaredo sperano permetta al Milan di ritornare ad ascoltare le note della musichetta della Champions League il prima possibile. In campo al fischio d’inizio ci sono tutti i volti dei nuovi arrivati nell’ultimo mercato, scesi in campo per la prima volta in maglia rossonera: Calhanoglu, Borini, Kessié, Musacchio e Rodriguez fanno sfoggio della nuova divisa a bande larghe e di una condizione fisica ancora tutta da trovare. A brillare è quindi il giocatore che non ti aspetti: Patrick Cutrone, uno dei ragazzi della primavera aggregato alla squadra in questa prima fase della preparazione, ci mette meno di due minuti per trovare la via del gol, al temine di una combinazione tutta di prima. Una rete che sblocca subito il risultato, ma che non cambia l’inerzia del match: il Milan infatti insiste per tutto il primo tempo a costruire dal basso, senza alzare il ritmo e cercando in maniera alle volte anche ossessiva lo scambio a partire dalla difesa, concluso spesso con cambi di gioco non sempre precisi. Il caldo poi, fa la sua parte, ma neanche il timeout al 25’ del primo tempo sembra schiarire più di tanto le idee. La condizione non permette infatti il cambio di ritmo ai vari fantasisti rossoneri e l’unico in grado di spaccare in due la partita con la sua fisicità è Kessié, di gran lunga il giocatore più in forma del Milan nel primo tempo.

Nel secondo tempo arrivano i gol di Crociata, Sosa e Gomez

Il punteggio resta quindi sull’1-0 fino al duplice fischio dell’arbitro, che pone fine alla partita di tutti i giocatori in campo; Storari compreso che, fermato a bordocampo per scambiare qualche battuta, sottolinea come il Milan dovrà andare a caccia di risultati importanti già da questa stagione. Per farlo però ci sarà bisogno di tutti, a partire dai ragazzi in panchina che Montella propone in campo nel secondo tempo. Si rivedono così Bacca, Niang, De Sciglio e buona parte dei criticati della passata stagione, anche loro evidentemente in affanno soprattutto a livello fisico. L’attaccante colombiano fa cilecca un paio di volte nel primo quarto d’ora, ma è il preludio al 2-0 che arriva al 62’ sempre grazie a un ragazzo della Primavera: stavolta è Giovanni Crociata, centrocampista di 20 anni, a trovare la via del gol grazie a un destro da buona posizione in area che batte sul secondo palo il portiere del Lugano. Il Milan riprende dunque vigore nella sua azione, ma Niang prima accarezza il pallone con uno stop a seguire che gli permette di saltare l’avversario diretto e poi sciupa sul più bello il possibile gol del 3-0. Sugli spalti e sui social qualcuno mugugna e per qualche istante sembra che la rivoluzione estiva non abbia cambiato nulla. Ma è soltanto un’impressione passeggera: i tifosi sugli spalti riprendono subito a incitare la squadra e il Milan li ripaga confezionando la rete più bella della serata sull’asse Mauri-Sosa. L’ex giocatore del Parma pennella di destro un cross a rientrare su cui si avventa l’altro centrocampista argentino per realizzare il terzo gol della serata, precedente di soli cinque minuti rispetto a quello di Gustavo Gomez che incorna di testa su calcio d’angolo il gol del definitivo 4-0, dopo il quale l’arbitro fischia la fine del match. I tifosi sugli spalti si stringono attorno a Fassone e Mirabelli, cantano “Saremo sempre insieme a voi”, anche allo stadio comunale di Cornaredo, anche in una partita che non conta nulla, ma che segna l’inizio di una nuova era per i rossoneri.