Questa la conclusione della procura antidoping del Coni sulla vicenda dell fiorettista azzurro trovato positivo e fermato all'immediata vigilia delle Olimpiadi di Pechino
"Non ci fu complotto": è questa la conclusione della procura antidoping del Coni sulla vicenda di Andrea Baldini, il fiorettista azzurro trovato positivo e fermato all'immediata vigilia delle Olimpiadi di Pechino. Subito dopo la notizia della positività, lo schermidore (che era in testa al ranking mondiale ed attualmente è sospeso dalla federazione internazionale in attesa dei risultati dell'inchiesta) aveva ipotizzato l'esistenza di un piano ai suoi danni. Non era così.