Caccia ai big, da Morbegno a Bergamo la tappa della verità

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L'ottava tappa del Giro d'Italia, da Morbegno a Bergamo (209 km). (foto per gentile concessione di Rcs Sport)
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Il punto di GIAN LUCA DONATO sull'ottava tappa del Giro d'Italia. Una frazione che potrà dire molto sulle ambizioni di molti campioni. Di Luca, Basso, Menchov, Sastre, Leipheimer e Lovkvist sono i probabili protagonisti della fuga (per la vittoria...)

di GIAN LUCA DONATO



Gran bella tappa. Un piccolo Giro di Lombardia. Giornata per fondisti e cacciatori di classiche. Da una parte un Cunego potrebbe ritrovare oggi l'orgoglio perduto sulle Dolomiti, dimostrando soprattutto a se stesso che le corse a tappe non fanno il caso suo.

Dall'altra gli uomini di classifica. Penso ad Ivan Basso che potrebbe già mettere al comando i suoi sul lungo e difficile Culmine di San Pietro, magari sfruttando la strepitosa condizione di Szmydt per alzare subito il ritmo e fare già un po’ di selezione. La Liquigas sembra essere la meglio attrezzata in salita soprattutto se Pellizzotti metterà presto i suoi sogni nel cassetto, cercando poi di puntare ad una tappa. Gli ultimi 6km del Culmine di San Pietro sono impegnativi e poi anche la Forcella di Bura può consentire ai primi di non far rientrare chi dovesse essere in difficoltà.

Poi c'è il Colle del Gallo, occasione più che ghiotta per fare la differenza. Credo sia una grande occasione, con pendenze anche vicine al 10%, per fare selezione, portando un gruppe ridotto a 4/5 unità allo strappo finale di Bergamo Alta, prima della picchiata conclusiva su Bergamo. Se Danilo Di Luca sarà lì questa tappa è sua, grande scattista e buon discesista. Basso, Menchov, Sastre e Leipheimer (ma occhio anche a Lovkvist) sono gli indiziati di reato: fuga per la vittoria (finale). Considerando che ci saranno poi il circuito di Milano e un giorno di riposo prima della terribile Cuneo-Pinerolo, questa tappa bergamasca deve assolutamente stimolare alla battaglia i big. Se venissero fuori invece i giochi tattici, anche il Colle del Gallo sarà una passeggiata, o quasi.

Per chiudere credo che questa tappa sia una bella occasione per prepararsi alle continue ed accentuate ondulazioni appenniniche; vera novità di questo Giro. Un paio di quelle tappe faranno male, ci saranno grandi sorprese.  Oggi è un ottimo test per capire come adattarcisi. E probabilmente, per far capire agli altri la propria candidatura alla vittoria finale. Girini ... all'attacco dunque.