Assisi come San Francesco: accoglie i poveri della Boxe

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Roberto Cammarelle si allena ad Assisi ed è uno dei testimonial dell'Aiba Training Camp
cammarelle

97 pugili provenienti da 67 paesi meno privilegiati dal punto di vista finanziario stanno confluendo in Umbria dove riceveranno, in puro spirito francescano, ospitalità dalla Federboxe. All'appuntamento non è voluto mancare neppure Roberto Cammarelle

E' cominciato con un allenamento di due pugili del Togo ed uno del Senegal l'Aiba Training Camp, iniziativa dal sapore francescano che la federboxe italiana sta ospitando ad Assisi con la supervisione dell'ente che governa il pugilato dilettantistico mondiale.

Novantacinque pugili provenienti da 67 paesi meno privilegiati dal punto di vista finanziario stanno confluendo ad Assisi, dove riceveranno ospitalità dalla federazione italiana, nelle cui strutture potranno allenarsi fino al 26 agosto. All'appello mancano ancora due pullman per un totale di 20-25 atleti, ma coloro che sono già arrivati hanno trovato ad accoglierli il campione olimpico dei supermassimi Roberto Cammarelle, reduce da un periodo di allenamenti in Russia, a San  Pietroburgo, dove ha fatto i guanti con il campione del mondo dei professionisti, il colosso Nikolay Valuev. Anche lui si è prestato a fare da sparring-partner nel nome di uno spirito francescano che adesso torna alle origini, ovvero in Umbria. Otto le riprese contro Cammarelle per il quale incrociare i guantoni con Valuev "è stato un onore, come ora lo è accogliere questi ragazzi ad Assisi".

"Il pugilato non comincia nelle palestre - commenta il sindaco della cittadina umbra Claudio Ricci - ma dentro ognuno di noi, nelle motivazioni che spingono alla ricerca di quei nobili valori che ci accompagnano tutti i giorni. Espressione massima di quanto il pugilato sia importante dal punto di vista educativo è l'abbraccio finale dopo un match".

Entusiasta è anche il presidente della Fpi Franco Falcinelli sostenitore dell'idea che "la solidarietà si può fare anche dal ring", e in prima fila ad accogliere pugili di 23 nazioni dell'Africa, 20 del continente americano, 6 da Asia ed Oceania e così via, Europa compresa, spaziando dalle Isole Vergini al Burundi, dal Ruanda alle Salomone, con la speranza che qualcuno di questi atleti, grazie agli insegnamenti assimilati ad Assisi, possa tagliare il grande traguardo della partecipazione agli ormai imminenti Mondiali del Forum di Assago (1-12 settembre).