Roma intitola una via ad Abebe Bikila. Il figlio ringrazia

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Abebe Bikila nel 1960 vinse la maratona olimpica di Roma con i piedi scalzi
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In occasione del cinquantesimo anniversario della storica vittoria del campione etiope, la 16a Maratona di Roma sarà dedicata alla sua memoria. Il figlio Yetnayet ringrazia la città, che ha deciso di intitolare ad Abebe Bikila anche una via

"Di mio padre ho molti bei ricordi. Avevamo un buon rapporto, lui divenne invalido dopo l'incidente del 1969 e dunque stava sempre a casa con noi". Il ricordo è di Yetnayet Abebe Bikila, uno dei quattro figli del mitico maratoneta etiope che nel 1960 vinse la maratona olimpica di Roma con i piedi scalzi.

Un'immagine, quella di Bikila sul traguardo all'Arco di Costantino con il numero 11 spillato sulla canottiera, che è entrata nella storia dello sport di tutti i tempi e di cui quest'anno, il 10 settembre, ricorre il cinquantesimo anniversario. Proprio per questo la 16esima Maratona di Roma è dedicata alla memoria del campione etiope e ha invitato a Roma Yetnayet, nato nel 1967, quando il padre aveva 35 anni e ancora correva.

Gli altri figli di Bikila sono Dawit (nato nel 1963 e morto sette anni fa), Rosa (nata nel 1965) e Tefri (nato nel 1969). "Sono onorato di questo invito e ringrazio gli organizzatori della maratona che hanno dedicato il loro grande evento alla figura di mio padre: questo anniversario è molto importante per tutta la mia famiglia", le parole di Yetnayet.
"Grazie anche alla città di Roma che ha deciso di intitolare una via a mio padre. Lunedì, poi, incontrerò gli esponenti dello sport dell'amministrazione comunale e del comitato per la candidatura olimpica di Roma 2020 per parlare di alcuni progetti riguardanti la figura di mio padre", conclude.