Europei di Barcellona, Nicola Vizzoni argento nel martello
Altri SportSeconda medaglia d'argento per l'Italia dopo quella raccolta da Alex Schwazer nella marcia: martello azzurro lanciato a 79,20 m. Il francese Lemaitre corre in 10"11' i 100 metri e domina una finale che vede in gara i nostri velocisti Collio e Di Gregorio
Seconda giornata di Campionati europei di Atletica a Barcellona e seconda medaglia d'argento per l'Italia. A conquistarla è stato Nicola Vizzoni che, con 79,20 metri, è giunto secondo nel lancio del martello e che torna sul podio dopo 10 anni.
Ieri era stato Alex Schwazer, nella 20 chilometri di marcia, a portare nel carniere azzurro il primo argento di Barcellona 2010. Avevano suscitato entusiasmi e speranze anche Emanuele Di Gregorio e Simone Collio con il loro inatteso accesso alla finale dei 100 metri. I due azzurri però si sono poi dovuti inchinare ai più forti velocisti d'Europa, con l'oro andato all'astro nascente Christophe Lemaitre con 10"11'.
Il francesino di appena 20 anni, unico bianco ad essere sceso sotto la soglia dei 10" (con 9"98'), ha preceduto l'inglese Mark Lewis Francis e il connazionale Mbandjock, tutti e due fermi a 10"18', così come il portoghese Obikwelu e il britannico Dwain Chambers, suo grande rivale e grande sconfitto della serata. Di Gregorio è giunto in 10"34', mentre Collio, per il riacutizzarsi di un problema muscolare, ha concluso la gara al passo. Il loro è comunque un risultato quasi storico: dobbiamo risalire a Budapest 1966 per trovare due italiani nella finale dei 100 metri: Ippolito Giani e Pasquale Giannattasio.
Per il 37enne Vizzoni, già argento a Sydney nel 2000, il secondo posto arriva dopo una gara sofferta e combattuta. A lungo terzo, era stato relegato addirittura al quarto posto dal bielorusso Sviatokha. Ma con calma e concentrazione ha saputo riprendersi il podio proprio all'ultimo lancio. Il titolo alla fine è andato allo slovacco Libro Charfreitag con 80,02 e il bronzo all'ungherese Pars con 79,06.
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Ieri era stato Alex Schwazer, nella 20 chilometri di marcia, a portare nel carniere azzurro il primo argento di Barcellona 2010. Avevano suscitato entusiasmi e speranze anche Emanuele Di Gregorio e Simone Collio con il loro inatteso accesso alla finale dei 100 metri. I due azzurri però si sono poi dovuti inchinare ai più forti velocisti d'Europa, con l'oro andato all'astro nascente Christophe Lemaitre con 10"11'.
Il francesino di appena 20 anni, unico bianco ad essere sceso sotto la soglia dei 10" (con 9"98'), ha preceduto l'inglese Mark Lewis Francis e il connazionale Mbandjock, tutti e due fermi a 10"18', così come il portoghese Obikwelu e il britannico Dwain Chambers, suo grande rivale e grande sconfitto della serata. Di Gregorio è giunto in 10"34', mentre Collio, per il riacutizzarsi di un problema muscolare, ha concluso la gara al passo. Il loro è comunque un risultato quasi storico: dobbiamo risalire a Budapest 1966 per trovare due italiani nella finale dei 100 metri: Ippolito Giani e Pasquale Giannattasio.
Per il 37enne Vizzoni, già argento a Sydney nel 2000, il secondo posto arriva dopo una gara sofferta e combattuta. A lungo terzo, era stato relegato addirittura al quarto posto dal bielorusso Sviatokha. Ma con calma e concentrazione ha saputo riprendersi il podio proprio all'ultimo lancio. Il titolo alla fine è andato allo slovacco Libro Charfreitag con 80,02 e il bronzo all'ungherese Pars con 79,06.
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