Nuoto, Magnini-Dotto all'ultima bracciata. Fuori dall'acqua

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L'INTERVISTA DOPPIA. Passato, presente e futuro della velocità azzurra. Re Magno e Kimi si confrontano tra differenze e aneddoti con un obiettivo comune: il podio dei 100 stile libero il 28 luglio ai Mondiali di Shanghai. IL VIDEO E LE FOTO

Foto - Crisi di panico per Giorgia Consiglio - Tutte le medaglie azzurre - Il backstage dell'intervista Dotto-Magnini

di LUIGI VACCARIELLO

Passato, presente e futuro della velocità azzurra. Filippo Magnini e Luca Dotto rappresentano a pieno questo trinomio del nuoto italiano. “Re Magno” e “Kimi” si allenano insieme alla Larus di Roma da un anno sotto la guida di Claudio Rossetto (e Alessandro Mencarelli), l’uomo che ha portato il pesarese a salire due volte sul gradino più alto del podio a Montreal prima e Melbourne poi. Per molti Dotto è l’erede designato di "Re Pippo" che però di abdicare non ha alcuna intenzione. La voglia di rivalsa è tanta, il capitano azzurro a Shanghai vuole mettersi alle spalle le delusioni delle finali mancate a Pechino e Roma: vuole dimostrare che può ancora dire la sua nella competizione regina del nuoto.

Dall’altra parte c’è Dotto, detto anche "Kimi" per la sua passione per l’ex pilota della Ferrari Raikkonen. E’ lui, l’astro nascente della velocità azzurra, che di Filippo è stato prima tifoso, poi allievo e ora rivale, l’outsider che nella piscina iridata potrebbe esplodere definitivamente. Li abbiamo messi a confronto - nel loro habitat naturale, l'acqua clorata di una piscina - in un’intervista doppia nella quale si raccontano divertiti. Parlano di nuoto e non solo. Delle sfide in allenamento, di social network, pregi e difetti del compagno di corsia. 8 anni di differenza, due generazioni a confronto, ma un unico grande obiettivo comune: una medaglia nei 100 stile libero il prossimo 28 luglio nella vasca di Shanghai. Cielo e compagni sono avvisati.