Ciao Joe, ai funerali di Frazier tutti i grandi della boxe

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Un video su Joe Frazier, scomparso di recente, è stato mostrato prima del match tra Manny Pacquiao e Juan Manuel Marquez (Getty)
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Tanta partecipazione e commozione a Filadelfia per l'ultimo saluto al campione morto di cancro. Tra i presenti spiccava naturalmente Mohammed Ali, l'avversario di sempre. Foreman ha pagato le spese. Tyson ha inviato un videomessaggio. LE FOTO

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Grande partecipazione e commozione a Filadelfia per i funerali di Joe Frazier, l'ex campione del mondo dei pesi massimi morto la settimana scorsa a 67 anni a causa di un cancro al fegato. Tra le migliaia di persone accalcate nella chiesa per la cerimonia, c'erano tanti grandi nomi del pugilato e tra loro spiccava Mohammed Ali, il grande avversario di 'Smokin' Joe. Non mancava il promoter Don King, l'uomo che organizzò le mitiche tre sfide tra i due fuoriclasse, ma spiccavano anche gli ex campione dei massimi Larry Holmes e Michael Spinks.

Le cerimonia funebre in una chiesa battista della capitale della Pennsylvania è stata celebrata dal reverendo Jesse Jackson, che alla fine ha chiesto ai presenti di alzarsi in piedi e di dimostrare il loro amore per un uomo diventato famoso nel mondo non solo nell'ambito del pugilato. Anche Ali, a fatica a causa del Parkinson, si è alzato dal banco con tutti gli altri e ha applaudito con vigore in omaggio all'uomo che gli inflisse la prima sconfitta. Vestito di scuro e con occhiali da sole, per il resto Ali è stato sempre seduto per le oltre due ore di durata della cerimonia e per entrare e uscire dalla chiesa la moglie e i familiari lo hanno dovuto sostenere sulla scalinata.

Al funerale non ha partecipato George Foreman, che però ha contribuito alla spesa, mentre Mike Tyson ha inviato un videomessaggio di condoglianze, come hanno fatto il magnate Donald Trump e l'attore Mickey Rourke, appassionato di boxe. Toccanti le parole del reverendo Jackson, che ha fatto riferimento al film Rocky, ambientato proprio a Filadelfia e interpretato da Sylvester Stallone: "Rocky non era un campione, Joe Frazier lo era - ha detto il difensore dei diritti civili -. Rocky è finzione, Joe era la realtà. Rocky non ha mai affrontato Ali, Holmes o Foreman, Rocky non ha mai assaggiato il sapore del suo sangue. Qui in città c'è una statua di Rocky, attendo che in centro ne erigano una a Frazier".