E' il 1° aprile. Occhio a non abboccare ai pesci dello sport

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La pagina dell'Independent del 1 aprile 2011
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Nel 2011 l'Independent riportò la notizia della vendita di Cristiano Ronaldo alla Spagna per ripianare i debiti del Portogallo. Maradona in Urss, il prodigioso pitcher Sidd Finch e il maratoneta giapponese: ecco alcuni degli scherzi più riusciti. LE FOTO

FOTO: Non solo pesci: quanti sportivi famosi sono nati l'1 aprile

di Lorenzo Longhi

Un anno fa il colpaccio lo mise a segno il quotidiano inglese The Independent: scrisse che il ministro delle finanze portoghese aveva... venduto la nazionalità di Cristiano Ronaldo alla Spagna per 160 milioni di euro che sarebbero serviti per ristrutturare una parte del debito nazionale del Portogallo, uno dei famigerati piigs. La pagina apparve sul quotidiano cartaceo e online, con tanto di stretta di mano fra i premier Socrates e Zapatero a sancire l'accordo. In Italia, un portale web annunciò l'arrivo sulla panchina della Roma di Louis Van Gaal, contestuale alla firma di DiBenedetto come presidente. Ma si poteva mangiare la foglia, l'indizio c'era: la prima mossa dell'olandese, si scrisse, sarebbe stata quella di togliere la fascia di capitano dal braccio di Totti - sacrilegio! - per darla a Riise perché più a suo agio con le lingue straniere.

1 aprile 1985, altro scherzo nel quale caddero in tanti. Si parla di baseball: Sports Illustrated scrisse allora un articolo, con foto e interviste, su un nuovo lanciatore che aveva appena firmato per i New York Mets. Il suo nome era Sidd Finch e aveva una particolarità: lanciava la palla a 168 miglia orarie, quasi un superuomo, grazie alla preparazione fisica e mentale ricevuta in un monastero tibetano. Bene: Sports Illustrated venne chiamato da diversi addetti ai lavori per avere notizie e contatti sull'inesistente Finch.

Anche in Unione Sovietica il primo aprile ci si lasciava scappare qualche sorriso. Nel 1988, il quotidiano Izvestia scrisse che Diego Armando Maradona stava per firmare con lo Spartak Mosca. In sé, nulla di straordinario - anche se in piena guerra fredda sembrava alquanto sospetto - ma la Associated Press ci cascò e la bufala fece così il giro del mondo.

Sette anni prima, divertente fu la storia inventata dal Daily Mail, che raccontò di un corridore giapponese che, iscrittosi alla maratona di Londra di qualche settimana prima, a causa di un errore di traduzione si fosse messo in testa di correre non le canoniche 26 miglia, ma 26 giorni. Scrisse, il Mail, che ancora nessuno, quel primo aprile, lo aveva fermato e il buon nipponico stesse pertanto ancora correndo, perso per la capitale. Magari potrebbero riprenderla oggi, visto che ci avviciniamo a Londra 2012...

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