Nuoto: piscina bollente, la Pellegrini rischia di svenire

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Non è stato un allenamento come gli altri quello sostenuto in mattinata dalla campionessa azzurra che, su Twitter, ha manifestato tutto il suo disappunto per la situazione trovata in vasca: 30 gradi di temperatura, troppo per potersi allenare

La piscina bollente, il rischio di un malore, la paura di veder vanificati i propri sforzi per il Mondiale di nuoto in programma ai primi di agosto. Non è stato un allenamento come gli altri quello sostenuto in mattinata dalla campionessa azzurra Federica Pellegrini che, attraverso il proprio profilo ufficiale su Twitter, ha manifestato tutto il suo disappunto per la situazione trovata in vasca: "Dopo essere quasi svenuta per l'acqua troppo calda (30 gradi) questa mattina durante l'allenamento chiedo ufficialmente aiuto alla Federnuoto e al Comune di Verona per raffreddarla e non pregiudicare la mia preparazione e quella degli altri atleti in vista dei Mondiali di Kazan".


Sulle possibili responsabilità relative all'accaduto, l'assessore allo sport del Comune di Verona, Alberto Bozza, dopo aver espresso il proprio rincrescimento per l'episodio ha osservato che "la piscina è certo di proprietà comunale ma è stata data in completa gestione alla Federazione Italiana Nuoto. Chiederò alla stessa federazione di intervenire".