Caso Schwazer. Ora è tutta colpa di una bistecca

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Alex Schwazer nuovamente nell'occhio del ciclone del doping ( LaPresse)
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E' quel che sostiene l'avvocato Brandstaetter, difensore del marciatore altoatesino trovato positivo a un controllo antidoping a gennaio: "Ma dopo 6 mesi non è dimostrabile" e, comunque, la questione "non sarà parte della strategia difensiva". 

 

Il cenone di Capodanno potrebbe aver messo nuovamente Alex Schwazer nei guai. Alla base del riscontro positivo al testosterone sintetico per il marciatore potrebbe esserci una bistecca consumata il 31 dicembre 2015. L'ipotesi, alquanto stramba per la verità, è dell'avvocato difensore, Gerhard Brandstaetter: l'animale usato per fare la bistecca, secondo il legale, potrebbe infatti essere stato trattato con ormoni della crescita, come spesso oramai avviene in molti allevamenti intensivi. "Però - afferma il legale - dopo sei mesi non è più dimostrabile, quindi non sarà parte della strategia di difesa". Come preannunciato da Brandstaetter, in mattinata è stata anche depositata, in Procura a Bolzano, la denuncia penale a carico di ignoti, vi si ipotizzano i reati di frode sportiva e falso.