Judo, Grand Slam Baku 2019. I risultati: il Giappone chiude in testa nel medagliere

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Il Giappone chiude in testa nel medagliere del Grand Slam di Baku con 2 ori, 2 argenti e 1 bronzo. Secondo posto per il Brasile (2 ori e 1 bronzo), terzo l'Azerbaigian, Paese ospitante (1 oro, 2 argenti e 4 bronzi). Italia assente dal torneo per scelta tecnica

CADE IL CELLULARE SUL TATAMI: SQUALIFICATO

Il Giappone, seppur con qualche risultato al di sotto delle aspettative, è il Paese più vincente al Grand Slam di Baku. La Nazionale asiatica si è presentata in Azerbaigian con tanti atleti di primissimo livello, una formazione che le ha consentito di arrivare in testa nel medagliere del torneo con 2 ori, 2 argenti e 1 bronzo. Proprio i due argenti, arrivati da Shishime (-52 kg donne) e Yoshida (-57 kg donne), sono la vera sorpresa, dato che il Giappone contava di chiudere il Grand Slam almeno con 4 medaglie d’oro. Alle spalle del Giappone nel medagliere troviamo il Brasile, secondo con 2 ori e 1 bronzo. L’Azerbaigian padrone di casa si toglie la soddisfazione di salire sul podio: terzo posto nel medagliere con 1 oro, 2 argenti e 4 bronzi. A Baku assente l’Italia, che non ha partecipato al Grand Slam per scelta tecnica: gli azzurri hanno preferito concentrarsi sull’Europeo che si svolgerà tra un mese all’interno degli European Games di Minsk. Inoltre il Grand Slam di Baku è l’ultimo torneo del World Tour in cui i punti conquistati saranno conteggiati al 50% ai fini della qualificazione olimpica a Tokyo 2020: anche per questo motivo l’Italia ha scelto di puntare sui prossimi eventi che saranno conteggiati al 100%.

Tutte le medaglie del Grand Slam di Baku

-48 kg F
1 Martinez Abelenda (Esp)
2 Figueroa (Esp)
3 Nikolic (Srb) e Costa (Por)

-52 kg F
1 Buchard (Fra)
2 Shishime (Jpn)
3 Pimenta (Bra) e Primo (Isr)

-57 kg F
1 Silva (Bra)
2 Yoshida (Jpn)
3 Karakas (Hun) e Receveaux (Fra)

-60 kg M
1 Kitadai (Bra)
2 Nozadze (Geo)
3 Abuladze (Rus) e Dashdavaa (Mgl)

-66 kg M
1 Vieru (Rou)
2 Shikhalizada (Aze)
3 Yondonperenlei (Mgl) e Iadov (Ukr)

-63 kg F
1 Tashiro (Jpn)
2 Trstenjak (Slo)
3 Trajdos (Ger) e Franssen (Ned)

-70 kg F
1 Arai (Jpn)
2 Bernholm (Swe)
3 Howell (Gbr) e Bernabeu (Esp)

-73 kg M
1 Heydarov (Aze)
2 Butbul (Isr)
3 Orujov (Aze) e Valiyev (Aze)

-81 kg M
1 Muki (Isr)
2 Ivanov (Bul)
3 Casse (Bel) e Grigalashvili (Geo)

-78 kg F
1 Malzahn (Ger)
2 Wagner (Ger)
3 Hamada (Jpn) e Malonga (Fra)

+78 kg F
1 Kalanina (Ukr)
2 Ceric (Bih)
3 Kindzerska (Aze) e Velensek (Slo)

-90 kg M
1 Majdov (Srb)
2 Mehdiyev (Aze)
3 Toth (Hun) e Sherazadishvili (Esp)

-100 kg M
1 Korrel (Ola)
2 Zankishiev (Rus)
3 Kotsoiev (Aze) e Fletcher (Irl)

+100 kg M
1 Zaalishvili (Geo)
2 Shakhbazov (Rus)
3 Simionescu (Rou) e Krivobokov (Rus)

Egutidze, cade il telefonino e viene squalificato

Nel corso delle eliminatorie della categoria -81 kg maschili, si è verificato uno degli episodi più curiosi del Grand Slam di Baku. Il portoghese Anri Egutidze (16° nella ranking mondiale) è stato squalificato nel match contro lo svedese Robin Pacek per un motivo davvero inusuale. Durante il combattimento, dalla tasca del judogi di Egutidze salta fuori un cellulare, che cade a terra. Pacek lo raccoglie e lo restituisce al portoghese, che viene immediatamene squalificato dall'arbitro.