Ritmica, Coppa del Mondo: oro per Raffaeli al nastro e le Farfalle ai cerchi

a milano

Sara Cometti

Alle Final Eight della Coppa del Mondo di Milano, tripudio per la beniamina di casa Sofia Raffaeli, oro nel nastro di fronte a un pubblico eccezionale. I 5 cerchi d'oro per le Farfalle sono il battito di speranza della ginnastica ritmica italiana verso Parigi 2024

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Prove generali in vista dei Giochi di Parigi 2024 per la ginnastica ritmica alle finali della Coppa del Mondo di Milano 2024. In un Unipol Forum sold out e caldissimo, nonostante il costo dei biglietti non fosse esattamente popolare, si sono affrontate le migliori atlete che gareggeranno alle Olimpiadi ad agosto, come in una grandiosa prova generale in vista dell’appuntamento più sognato da ciascuna delle partecipanti. Quasi tutto sarà come in Francia: costumi, musiche, esercizi, tifo, e forse persino un po’ di tattica, con qualche squadra che all’ultimo momento ha deciso di non partecipare per attendere a mostrare i propri esercizi. L’ultima delle tre giornate di gare milanesi, dedicata alle Final Eight, ha visto esibirsi nell’ordine le migliori 8 atlete e Nazionali, per ciascuna specialità: cerchio, palla, clavette e nastro nelle prove individuali; 5 cerchi, nastro e palla nelle prove di gruppo.

Forum

Le Farfalle e Sofia Raffaeli

Le “FarfalleAlessia Maurelli, Martina Centofanti, Agnese Duranti, Daniela Mogurean e Laura Paris, con l'agente delle Fiamme Oro Alessia Russo, allenate da Emanuela Maccarani e dallo staff dell'Accademia di Desio con Valentina Rovetta, Olga Tishina e Federica Bagnera hanno dominato la finale ai 5 cerchi in un tripudio di tifo sfrenato che le ha fatte sentire, ancora di più a casa. Poco importa se un errore nell’altra prova di giornata, con palle e nastri, le ha relegate poi al 5° posto: neanche il tempo di leggere sui monitor la classifica finale, che già il Forum era in piedi per applaudire la più attesa tra le protagoniste in gara, Sofia Raffaeli, campionessa del Mondo 2022 e vicecampionessa 2023, accolta ad ogni presentazione con un vero boato, fino alla prova finale, quella che finalmente l’ha vista festeggiare una medaglia d’oro. La Raffaeli apre il proprio tour de force di giornata nella finale col cerchio. Perde due volte l’attrezzo e nonostante il sorriso e la classe unica che la fa comunque risplendere, la penalizzazione nel punteggio finale è scontata e la relega al 7° posto con un 30.00 che non ha nulla a che vedere con quanto fatto vedere il giorno precedente, quando aveva chiuso in testa alla prova individuale valida per il concorso all around con un eccezionale 36.500. 

Darja Varfolomeev, l'antagonista della Raffaeli 

Quello che generalmente però impressiona, assistendo dal vivo a una competizione di ginnastica ritmica, è la solidarietà con cui il pubblico manifesta la propria simbiotica partecipazione alle esibizioni delle ginnaste. Nella articolatissima perfezione con cui si muovono queste campionesse dai corpicini esili, qualsiasi minuscola variazione di posizione può determinare un errore e interrompere per un attimo la magia e il trasporto con cui si segue il loro esercizio. È allora che si sente l’anima pulsante di chi è venuto a incitarle, che in un battito d’ali soffia fortissimo per farle proseguire senza esitazioni. Come un tutt’uno, è lì che il pubblico si fa sentire e diventa determinante, perché ciò che conta è la bellezza di quello a cui sta assistendo e che non vorrebbe avesse fine. Ed è esattamente con questo spirito che viene sostenuta, dopo la mancata presa di cerchio, anche l’antagonista principale della Raffaeli, la oltremodo filiforme tedesca Darja Varfolomeev. L’errore condiziona anche lei, ginnasta ad oggi più accreditata per l’oro olimpico di Parigi e il suo punteggio finale di 33.45 la posiziona al 4° posto, dopo la Ikromova (Uzbekistan), 3a, la Harnasko (Atleti individuali neutrali) 2a e la bravissima cinese Zilu Wang, 1a con un ottimo 35.10 finale.

L'oro di Sofia Raffaeli

Altra specialità e altra musica letteralmente nell’esercizio con la palla di Sofia, che fa “ardere d’amore”, per citare il brano su cui si è esibita e su cui le tantissime ragazzine sugli spalti eplodono nell’incitare. La sua prova è da brividi per difficoltà e allo stesso tempo per naturalezza nell’esecuzione dei movimenti. La sua palla vale 35.35. Eppure, la risposta della tedesca Varfolomeev, non si fa attendere: semplicemente e razionalmente perfetta, conquista un 35.65 che la posiziona in testa, medaglia d’oro, proprio davanti alla Raffaeli, seconda, argento. Terza di nuovo la Ikromova (Uzbekistan), col punteggio di 34.40. Nelle clavette, cambia di nuovo l’attrezzo, ma non il risultato finale. A un esercizio ai limiti della perfezione di Sofia Raffaeli valutato 35.20, risponde una Varfolomeev non impeccabile, ma comunque efficace: 35.45. Ancora una volta c’è lei oro davanti all’azzurra, argento. Terza l’ucraina Onofriichuk, con 34.90. Come anticipato, però, la gioia del sorpasso arriva proprio nell’ultima finale. Al nastro la ginnasta delle Fiamme Oro ottiene un altro punteggio molto alto, migliorativo rispetto a quello dell’all-aroud, un 33.95 che vale finalmente la medaglia d’oro. Argento alle sue spalle, neanche a dirlo ancora una volta Darja Varfolomeev, con 32.90. Terza l’ucraina Onofriichuk, con 31.55

Finale a squadre coi cerchi

Già anticipato anche il successo delle ginnaste italiane nella finale a squadre coi cerchi, la successiva menzione va certamente rivolta alla squadra del Brasile. La prova eseguita sulle note di una trascinante “I Wanna Dance With Somebody” vale un ottimo 38.20, ma soprattutto sembra il manifesto d’intenti per la Nazionale verdeoro in vista dell’impegno olimpico, dove certamente non starà a guardare. Insieme alla Cina, infatti, la squadra brasiliana sarà tra quelle da seguire con maggiore attenzione: il 37.90 della squadra cinese fa pensare che a Parigi la gara sarà serratissima fino alla fine. A Milano erano assenti tre formazioni molto quotate: Israele, Spagna e Bulgaria. Forse per tattica, chi lo sa, ma restando a chi a Milano c’era ed era padrona di casa, cuore e telefoni si accendono quando in pedana si presenta l’Italia. Due piccolissime imprecisioni non bastano a far scendere i decibel del palazzo e soprattutto il punteggio delle azzurre: 38.35 dopo 2 minuti e 50 secondi circa di una prestazione davvero spettacolare che vale l’oro per una squadra che non solo col soprannome almeno in questa gara è sembrata volare. Coscienziose e diligenti le Azzurre tra due giorni torneranno a ragionare su cosa ancora si debba perfezionare, ma il margine su cui limare dipende anche dai codici che verranno applicati nel giudicare. Chissà che quest’anno non sia quello buono per festeggiare una medaglia che non è mai arrivata, ma che in tante edizioni olimpiche avremmo potuto festeggiare.

Lo spettacolo continua a Parigi

Al termine di tutte le esibizioni, essendo quella di Milano la tappa conclusiva del circuito delle 4 tappe di Coppa del Mondo 2024 sono state meritatamente premiate le ginnaste riconosciute vincitrici a livello di squadra e individuale. Nelle due specialità a squadre, la vittoria generale di Coppa del Mondo è andata all’Italia per i 5 cerchi e alla Francia per palle e nastri. A livello individuale, tre titoli su quattro sono andati a Darja Varfolomeev (cerchio, palla e nastro). A Sofia Raffaeli il titolo nella specialità clavette, un altro indizio, se mai ce ne fosse stato bisogno, della sfida che ad agosto vedremo proseguire, nella speranza di una medaglia che l’Italia ai Giochi Olimpici nel concorso generale individuale non è mai riuscita a conquistare. Giusto il tempo di dare l’esame per la patente e la campionessa azzurra ricomincerà a lavorare insieme alla sua allenatrice Claudia Mancinelli e a Milena Baldassarri, la compagna di squadra che a Parigi gareggerà con lei. A vederle dall’esterno, legate, affiatate, sorridenti e leggere, si tira un bel sospiro di sollievo. La ritmica è pronta a scrivere una nuova bella pagina e queste ragazze hanno tutto per farsi amare. Nota finale di chi scrive, segue, racconta e ama lo sport. Per chi pensa che la ritmica sia solo uno spettacolo, rilevo che sì, la si può definire esattamente così. Uno spettacolo che intrattiene e appassiona. Che inchioda con gli occhi sulla pedana chi guarda e quanto a chi esegue, tiene ogni singolo muscolo in azione, tensione e reazione per ciascun esercizio che si è chiamati a interpretare. Leggerezza, potenza, eleganza, resistenza, minuziosa e maniacale esecuzione ripetuta di gesti difficilissimi da eseguire. Ma per compiere un recupero in capriola da una parte all’altra del campo, il nostro amatissimo Sinner non è forse chiamato ad esprimere tutto ciò? Lo sport è sport, qualunque esso sia e per essere i migliori al mondo, in ciascuna disciplina servono esattamente gli stessi ingredienti. Spesso, con negligente avarizia lessicale, tendiamo a ridurli banalmente a uno solo: la passione. Sarà forse perché, come il sale, ne basta un pizzico per dare sapore. Al Forum di Milano, però, i 6000 paganti hanno condito tutto con la loro straordinaria partecipazione. E allora ben venga questo spettacolo di sport. Di fronte ad atlete così forti e vincenti e a tante ragazzine che le invocano urlanti, non si può che fermarsi a guardare. Dall’8 al 10 agosto alle Olimpiadi di Parigi, per esempio, integralmente visibili da luglio con Eurosport, sulla piattaforma Sky.