Mondiali indoor, risultati ultima giornata: Iapichino 7^ nel lungo

Atletica

Federica Frola

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L'ultima giornata dei Mondiali indoor non regala medaglie all'Italia (Iapichino settima nel lungo, a 9 cm da una medaglia, 4° Tecuceanu  negli 800 metri), ma resta la soddisfazione di aver eguagliato il record di medaglie del 1991 col miglior piazzamento di sempre nel medagliere (terzi dietro Usa e Gran Bretagna)

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Nell’ultima serata dei mondiali indoor a Glasgow non arrivano medaglie azzurre, ma un altro record del mondo di Devynne Charlton nei 60 ostacoli. La campionessa delle Bahamas corre in 7.65 e pensare che ci aveva pure avvisati alla conferenza inaugurale: per lei fare primati mondiali è del tutto “normale”. A proposito, Mondo Duplantis in una serata con qualche errore sotto i 6 metri, tenta di battere se stesso ancora una volta saltando sopra i 6.24, ma si deve accontentare della medaglia d’oro.

Iapichino a 9 cm da una medaglia

Guardando in casa Italia, Larissa Iapichino condizionata dai crampi chiude settima a nove centimetri dalle medaglie (6,69 al quinto salto). La spagnola Diame è terza con 6,78 dietro alle statunitensi Davis-Woodhall (7,07) e Nichols (6,85). Per la vice campionessa europea è un altro piazzamento mondiale tra le prime otto dopo il quinto posto all’aperto della scorsa estate a Budapest. "Sicuramente questa era una bella occasione per fare bene - spiega Larissa -, ma non sono riuscita a trovare la sintonia con la pedana e staccavo molto dietro". L’importante ora per Larissa è "gareggiare, gareggiare e gareggiare ancora", in vista di una stagione outdoor lunga e impegnativa come questa con gli Europei a Roma e le Olimpiadi a Parigi.

Tecuceanu 4° negli 800 metri

Non vuole scoraggiarsi o buttarsi giù, ma anzi guardare già ai prossimi impegni. Così come Catalin Tecuceanu che voleva fortemente la medaglia, gliel’aveva chiesta il papà e in finale ha chiuso quarto con 1:46.39. "Gli avversari sono stati più bravi - ammette l’azzurro -, ma arrivavo qui con il pettorale del primatista mondiale e volevo dare il massimo anche perché adesso iniziano a temerci anche a livello mondiale". La gara degli 800 all’Emirates Arena è stata decisamente veloce e alla fine firmando la migliore prestazione dell’anno in 1:44.92 ha vinto lo statunitense Bryce Hoppel con abbraccio finale alla connazionale cowgirl (per via del cappello indossato dalla presentazione ai festeggiamenti) Tara Davis.

Il bilancio azzurro

La spedizione italiana chiude il mondiale indoor con 4 medaglie: gli argenti di Mattia Furlani nel lungo e Lorenzo Simonelli nei 60 ostacoli e i due bronzi del capitano Leo Fabbri nel peso e della donna più veloce d’Italia Zaynab Dosso nei 60 piani. Non solo viene eguagliato il massimo storico di medaglie del 1991, ma il terzo posto nella classifica a punti dietro a Stati Uniti e Gran Bretagna è il miglior piazzamento di sempre con il record di 11 finalisti. Un bell’inizio di 2024 a livello internazionale per questa giovane ed elettrizzante Italia.