E' un argento che lascia un po' di amaro in bocca quello vinto da Furlani nel salto in lungo agli Europei indoor di Apeldoorn. L'azzurro non va oltre l'8.12, battuto per un centimetro dal bulgaro Saraboyukov. "Ho sbagliato io, potevo ambire a molto di più. Sono arrabbiato con me stesso: non valgo queste misure"
La prima medaglia dell'Italia agli Europei indoor di Apeldoorn è l'argento di Mattia Furlani nel salto in lungo ed è impossibile nascondere un po' di rammarico: l'azzurro era il grande favorito della finale e il suo percorso di crescita prosegue con una gara che gli ha insegnato cosa significhi saltare con tanta pressione addosso. L'oro va al bulgaro Saraboyukov, che ha il merito di piazzare un 8.13 con un salto perfetto, andando un centimetro oltre Furlani subito dopo che il romano aveva raggiunto gli 8.12 con cui si era portato momentaneamente in testa. Furlani parte con un nullo ma appare carico, poi va a 8.10 al secondo tentativo (lasciando 16 cm all'asse di battuta). Nulli anche il terzo e il quarto tentativo, mentre con il quinto, a 8.12, eguaglia Lescay, rispetto al quale ha però una seconda miglior misura. Il rammarico è per quei 24,6 cm lasciati in pedana con il suo miglior salto e così, dopo il sorpasso immediato di Saraboyukov, l'8.09 all'ultimo salto non basta.
"Valgo più di queste misure"
"Ho sbagliato io la gara, non c’è niente da dire, sono arrabbiato con me stesso", le prime parole di Furlani a Sky. "È la terza gara che litigo con la rincorsa. Mi dispiace perché non valgo queste misure e posso fare decisamente di più, ma è lo sport. Sono contento ed è sempre un onore partecipare a queste rassegne internazionali, ma spiace perché valgo di più. Il salto in lungo è così, è una specialità tecnica. La rincorsa l’ho appena cambiata, devo lavorarci. La pressione? Credo di essermela creato da solo perché valevo i risultati che avevo fatto, quindi non posso aver paura di una cosa che già conoscevo. Sono venuto qui consapevole di essere il più forte ma vince chi sa esprimersi meglio al momento giusto: a lui è bastato un salto…". Parlando poi dei prossimi appuntamenti, Furlani dice: "I progetti sono a lungo termine, sono di 4 anni, devo arrivare a Los Angeles. Meglio che succeda ora, agli Europei indoor che alle Olimpiadi. Ora c'è ancora un appuntamento indoor importante, il mondiale. L'argento lo metto in bacheca e continuo a lavorare".