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Furlani, medaglia d’oro nel salto in lungo ai Mondiali di atletica indoor

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Mattia Furlani regala all'Italia l'oro nel salto in lungo al Mondiale indoor, al termine di una gara tiratissima, vinta per un centimetro davanti al giamaicano Pinnock. Bronzo ad Adcock, solo quinto Tentoglou. "Ho fatto qualcosa di fuori dal normale, ma posso ancora migliorare. Dopo le lacrime dell'Europeo sapevo di poter competere con i migliori del mondo. In fondo l'Europa è solo un quinto del mondo..."

IL MEDAGLIERE

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Eccolo, il secondo oro dell’Italia ai Mondiali indoor di Nanchino! Ce lo regala Mattia Furlani nel salto in lungo, al termine di una finale bellissima e tiratissima, “riscattando” l’argento europeo mal digerito di due settimane fa, quando aveva visto sfumare l'oro per un centimetro. Questa volta, grazie a un centimetro, l'oro è arrivato. In una gara in cui torna a competere con il campione greco Tentoglou (decisamente apparso non ai suoi livelli), Furlani lo batte ancora ma i veri avversari stavolta sono altri. Straordinario il secondo salto di Mattia (dopo un nullo “di riscaldamento”), con cui vola a 8.30. Il giamaicano Pinnock lo fa tremare con un 8.28 migliorato poi in 8.29 (con asse di battuta perfetta: 0.0 cm!) mentre l’australiano Adcock piazza addirittura due salti da 8.28, ma stavolta il centimetro premia l’azzurro (che comunque al quarto salto lo aveva emulato: 8.28 anche per lui). Tentoglou chiude solo quinto con 8.14.

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"Fatto qualcosa di fuori dal normale"

"Vincere il Mondiale a 20 anni per me è davvero qualcosa di fuori dal normale, un onore, ma ci sono ancora tante tappe da fare", le prime parole di Furlani alla Fidal, dopo la gara. "Ho sognato e desiderato tanto questo titolo, dopo l'Europeo di Apeldoorn sono rimasto concentrato e ho creduto fino alla fine di poter competere con i top del mondo. Per me è incredibile". Poi spiega il bell'abbraccio con la mamma, che lo allena, dopo la vittoria: "Solo io e lei sappiamo le lacrime che abbiamo versato dopo l'Europeo, ma semplicemente per il fatto che sapevo di valere di più quel giorno. Ma l'Europa è un quinto del mondo... Ora sono qui, a un Mondiale vinto, e voglio solo godermi questo". "Il centimetro con cui ho vinto? Questo è lo sport, ogni tanto il 'fattore C' aiuta anche me... Ho fatto un'ottima gara ma potevo fare ancora meglio, tecnicamente c'è da lavorare e aspiro a fare meglio. L'8.30 è stato un salto con cui volevo solo qualificarmi per gli altri salti, poi mi sono accorto che era 8.30". Ora il prosismo appuntamento sono i Mondiali a Tokyo, a settembre: "Vado per sognare e provare a fare di meglio".

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