Gout Gout, chi è il fenomeno di 16 anni che corre più veloce di Bolt

Se di Usain Bolt ne dovrebbe nascere uno ogni 100 anni, per il prossimo forse ci sarà meno da aspettare. Perché, sempre forse, è già qui tra noi. Il nome è di quelli che all’inizio provocano un’inarcata di sopracciglio, Gout Gout , ma correndo di questo passo è destinato a diventare presto familiare anche a chi non segue l’atletica. L’età, 16 anni, fa alzare anche l’altro sopracciglio e l’emoji dello stupore è completa. Per farla breve, esiste un ragazzino di 16 anni che corre più veloce di quanto facesse Bolt alla stessa età: vive e corre in Australia e inizia già a fare i conti sulle future Olimpiadi programmando una doppietta 100m-200m come fece l’uomo più veloce della storia. Gout Gout. Il fatto che suoni un po’ come “Beep-beep” gioca ulteriormente a suo favore. Intanto, in attesa di entrare - glielo auguriamo - nella galleria dei più grandi di sempre, negli ultimi giorni il ritornello Gout-Gout si è fatto tam-tam e ha raggiunto ogni angolo del mondo dopo che il ragazzo in una gara giovanile ha corso i 200 m con un tempo da “grande”. Inevitabile scomodare il paragone con Usain Bolt, anche perché, come vedremo, ha superato Bolt: impressionante il distacco che infligge agli avversari, sembra quasi di veder correre un ragazzo contro dei bambini, così come Bolt pareva un gigante cascato in pista tra gli esseri umani. Agli All-schools Championships di Brisbane, in Australia, Gout Gout ha corso i 200 metri in 20’’04 e in un colpo solo si è preso due record. Il primo è quello australiano assoluto sulla distanza, strappato a una leggenda nazionale che risponde al nome di Peter Norman. Un primato che resisteva da 56 anni, esattamente dalle Olimpiadi di Messico 1968, quando Norman salì sul secondo gradino del podio correndo i 200 m in 20’’06, preceduto da Tommie Smith e precedendo John Carlos. Sì, era “quel” podio, reso immortale da una delle fotografie più celebri della storia dello sport e non solo, con i due atleti neri che durante la cerimonia chinano il capo e alzano al cielo il pugno guantato, gesto simbolo della protesta per i diritti civili dei neri. Norman, bianco, era con loro con il cuore e lo spirito: la leggenda vuole che i due atleti si fossero accordati per sollevare entrambi i pugni guantati, ma poi Carlos aveva perso il suo paio di guanti e proprio Norman suggerì di usarne uno a testa. Ma non divaghiamo. Il secondo record che Gout Gout si è preso apparteneva invece al giovane Usain Bolt ed è il nuovo primato mondiale under 17. Nel 2003, ai Giochi junior panamericani di Bridgetown Bolt aveva corso i 200 m in 20"13. Gout Gout l’ha migliorato di 9 centesimi. Allargando agli under 18 di tutta la storia, il nuovo fenomeno australiano è secondo all-time, alle spalle dello statunitense Erriyon Knighton che nel 2021 ad Eugene aveva corso in 19"84 . Ma Gout deve ancora compiere 17 anni . Per dare un’idea più chiara della grandezza del tempo di Gout, nella finale degli ultimi Mondiali di atletica di Budapest senior con il suo 20’’04 avrebbe chiuso al quinto posto, preceduto solo da mostri come Lyles , Knighton , Tebogo e Hughes . Ma Gout, ribadiamolo, deve ancora compiere 17 anni. Per completare il quadro dei suoi 200 m da record, aggiungiamoci che il giorno prima aveva corso i 100 m in 10"17. Ed ecco spiegato perché si parli addirittura di futura doppietta olimpica sulla doppia distanza 100-200 m. Australiano del Queensland, terzo figlio di genitori emigrati dal Sudan, Gout Gout non si è manifestato all’improvviso. Sono anni che lascia gli allenatori a bocca aperta. La prima fu Diane Sheppard, che lo scoprì casualmente quando Gout aveva solo 13 anni. "L'ho visto correre e c’era qualcosa di speciale in lui e nel modo in cui si muoveva. Non riuscivo a capire cosa, ma l'istinto mi ha urlato: ‘chi è quel ragazzo?’", ha raccontato al Guardian. Era riuscita ad andare oltre i movimenti sgraziati di un preadolescente allampanato che iniziava a fare i conti con un corpo che si allungava da un giorno all’altro. Sheppard l’aveva paragonato a uno di quegli stendardi che svolazzano al vento nei grandi parcheggi dei rivenditori di automobili. Le sue braccia erano fuori controllo. In fase di partenza poi era assolutamente inguardabile. Avete presente Avatar? La crescita del suo rendimento è altrettanto repentina. A 14 anni Gout batteva già i più quotati atleti australiani di due anni più grandi poi lo scorso agosto, da sedicenne, è andato ai Mondiali under 20 e si è preso l’argento nei 200 metri. Arrivano anche gli sponsor, adidas il più veloce di tutti a fargli firmare un contratto. Con queste premesse ha partecipato ai Campionati australiani di atletica del Queensland, arrivandoci come l’attrazione principale. Con tutti gli occhi puntati addosso, ha dimostrato di saper gestire bene anche la pressione, sfornando nelle batterie dei 100 metri un impressionante 10’’04 che solo il vento non ha permesso di omologare. Poco male: in finale stampa un 10’’17 che alla sua età resta un qualcosa di sensazionale. Se pensate che Patrick Johnson detiene il record australiano dei 100 m con 9’’93 ed è tuttora l’unico uomo del Paese capace di andare sotto i 10 secondi, pare inevitabile che anche quel primato sia destinato a essere cancellato. Ma adesso è con Bolt che si fanno i paragoni perché le somiglianze ci sono, inutile negarlo. La lunghezza del passo, il ginocchio alto in corsa. “Le vedo anch’io”, ha ammesso Gout. “A volte gli assomiglio ma sto cercando di essere me stesso. Mi sto facendo un nome e penso di averlo fatto piuttosto bene. Voglio continuare così, continuare a essere Gout Gout”. A gennaio dovrebbe prenderlo sotto la propria ala Lance Brauman, l'allenatore che ha trasformato Noah Lyles in un campione olimpico. L’obiettivo è sempre quello. Con i suoi tempi, Gout potrebbe già lavorare per essere competitivo in vista di Los Angeles 2028. Ma il vero traguardo è ancora un po’ più in là. Le Olimpiadi del 2032 si terranno a Brisbane, la sua città natale. Gout Gout ci arriverà a 25 anni, probabilmente all’apice della sua carriera. Beep-beep.

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Vanni Spinella