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Open de France: Waring in testa, fra gli italiani bene solo Bertasio

Golf

Stefano Olivari

Paul Waring studia il putt per la buca 14 degli Open de France 2017 (Getty)

La prima giornata di gara sul campo dove si disputerà la Ryder Cup 2018 ha visto il dominio dell'ex grande promessa inglese, con meno 7 rispetto al par. Bertasio quindicesimo con meno 2, mentre Francesco Molinari ha girato sul par e può ancora risalire in classifica. Anonime le prove di Edoardo Molinari e Manassero, negativa quella di Paratore

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Male gli italiani, con l’eccezione di Nino Bertasio quindicesimo con meno 2 rispetto al par (che è di 71), nella prima giornata dell’HNA Open de France: A comandare la classifica, con meno 7 rispetto al par, l'inglese Paul Waring.

Ryder Cup 2018

Il tracciato di Le Golf National, a Guyancourt, è lo stesso dove fra un anno si disputerà la Ryder Cup ma la gara è stata interessante a prescindere dal grande evento 2018 che è nel mirino di molti suoi partecipanti. Montepremi da sette milioni di dollari, seconda delle otto tappe della Rolex Series, l’Open de France schierava al via quasi tutti i migliori dell European Tour. Osservato speciale era lo spagnolo Jon Rahm, 22 anni, numero 11 del ranking PGA. Entrato in gara malino, l’astro nascente del golf mondiale ha chiuso il primo giro al trentaduesimo posto, nel pattuglione del meno 1. Molto bene è andato quindi Waring, con un meno 7 figlio esattamente di 7 birdie e quindi pulitissimo. Il trentaduenne inglese, grande promessa giovanile (vinse l'English Amateur nel 2005) in parte non mantenuta, è seguito con meno 5 da un terzetto composto dal connazionale Nathan Kimsey, dallo svedese Alexander Bjork e dal belga Thomas Pieters. Occhio però al quinto posto: nel gruppo dei meno 4 c'è Tommy Fleetwood, anche lui inglese, quarto ai recenti U.S: Open e a nostro parere il vero favorito del torneo.

Piccola Italia

La classifica è comunque corta e Bertasio è a soltanto 3 colpi dal terzetto dei secondi. Bellissimo il suo primo giro, con 5 birdie solo parzialmente rovinati da un bogey e da un doppio bogey. Francesco Molinari ha girato sul par, molto regolare (un birdie e un bogey) e senza mai cambiare passo: 46esimo. Anche lui può tranquillamente entrare nelle zone alte in un torneo dove ha sempre fatto bene: secondo nel 2012 e nel 2016, sesto nel 2015. C’era grande attesa per Renato Paratore dopo la vittoria al Nordea Masters e l’ottima prova in Germania, ma il giovane romano è andato purtroppo male: ben 5 bogey chiudendo a più 6 sul par, alla posizione 146: soltanto 5 dei 155 partenti hanno giocato peggio di lui. Leggermente meno negative le prove di Matteo Manassero (più 4, 134esimo) ed Edoardo Molinari (più 2, 96esimo), che venivano dati in ripresa.