Simpson controlla agevolmente il vantaggio nell'ultimo giro e si porta a casa l'assegno di quasi due milioni di dollari riservato al vincitore. Buona prova di Woods. Cambio in vetta al ranking mondiale: Thomas spodesta Johnson dopo 64 settimane
Webb Simpson ha vinto con 270 colpi (66 63 68 73, -18) il The Players Championship (PGA Tour) disputato sul percorso del TPC Sawgrass (par 72), a Ponte Vedra Beach in Florida. Il 33enne di Raleigh (North Carolina), ha portato a cinque i successi nel circuito, comprensivi di un major (US Open, 2012), concedendosi un giro finale sopra par (73, +1 con tre birdie, due bogey e un doppio bogey) dall’alto dei sette colpi di vantaggio che, con una corsa di testa, aveva al termine delle prime 54 buche. In tal modo ha confermato la statistica per la quale non ha mai mancato il titolo sul PGA Tour chi si è presentato sul tee della 55^ buca con tale margine. Ha ricevuto un assegno di 1.980.000 dollari su un montepremi di undici milioni di dollari, secondo nel mondo solo a quello del prossimo US Open che metterà in palio 12 milioni di dollari e si è anche assicurato l’esenzione sul circuito fino alla stagione 2022-2023. Il vincitore ha lasciato a quattro colpi Jimmy Walker, Xander Schauffele, sempre più convincente, e il sudafricano Charl Schwartzel (274, -14). Al quinto posto con 273 (-13) Jason Dufner e l’australiano Jason Day, al settimo con 276 (-12) Keegan Bradley, Harold Varner III, il neozelandese Danny Lee e l’inglese Tommy Fleetwood e all’11° anche l’australiano Adam Scott e l’inglese Ian Poulter, che sarà tra i protagonisti del 75° Open d’Italia. Metà classifica per lo svedese Henrik Stenson e per l’inglese Justin Rose, 23.i con 279 (-9), e bassa per il coreano Si Woo Kim, che difendeva il titolo, 63° come Rahm, e per lo spagnolo Sergio Garcia, 70° con 288 (par).
Tiger 11°: "La vittoria è questione di tempo"
Buona prova di Tiger Woods, 11° con 277 (72 71 65 69, -11). L'ex numero 1 del mondo è partito male (69°), poi ha superato il taglio con l’ultimo punteggio utile (68°), quindi ha cambiato decisamente marcia con un 65 (-7) nel terzo turno (9°) ed è uscito appena fuori dai top ten con un parziale conclusivo di 69 (-3). Come nel terzo giro ha percorso le prime 12 buche ad alta velocità (sei birdie contro otto), ma ha frenato sulle successive (un bogey e un doppio bogey contro il bogey del terzo turno). Complessivamente nelle ultime 36 buche ha ottenuto un “meno 14” dalla 1 alla 12 e un “+4” dalla 13 alla 18. “Ho avuto il controllo del gioco da tee a green e mi sono sentito a mio agio in ogni parte del campo – ha commentato 'la tigre' – , ma è stato piuttosto strano aver ottenuto uno score di soli tre colpi sotto par. Credo che avere un rapporto migliore tra gioco e punteggio sia solo una questione di tempo”. Stesso score di Tiger per Justin Thomas (277 – 73 70 68 66, -11), divenuto nuovo leader mondiale spodestando Dustin Johnson, 17° con 278 (66 71 69 72, -10), dopo 64 settimane di regno. Cambiate le posizioni anche tra Jordan Spieth, salito al terzo posto pur classificandosi 41° con 282 (-6) e Jon Rahm (63° con 285, -3) e scendendo al quarto. Tre passi indietro per Francesco Molinari, uscito al taglio, che è ora 33° nel ranking mondiale.