Woods chiude con 82 colpi (+10) il suo peggior giro in un Major: il californiano ha perso 30 posizioni ed è sprofondato nei bassifondi della classifica. L'americano Scottie Scheffler sogna d'indossare per la seconda volta la "green jacket"
Da un estremo all'altro, da un record positivo a uno negativo. Il Masters come da tradizione ad Augusta regala colpi di scena. Dopo aver passato il taglio per la 24esima volta di fila, impresa mai riuscita prima a nessuno, Tiger Woods con un round in 82 (+10) ha fatto registrare il suo punteggio più alto in 99 giri giocati nel teatro dei sogni del green. Solo 52/o con 227 (73 72 82, +11), il californiano ha perso 30 posizioni ed è sprofondato nei bassifondi della classifica. Dolorante, impreciso sul green dove nelle prime 36 buche si era dimostrato letale, ha perso colpi e fiducia. In un evento dove il vento continua a farla da padrone, l'americano Scottie Scheffler sogna d'indossare per la seconda volta la "green jacket". Vincitore nel 2022, il numero 1 mondiale al termine del "moving day" guida il leaderboard con 209 (66 72 71, -7) colpi, uno di vantaggio nei confronti del suo connazionale Collin Morikawa, 2/o con 210 (-6) davanti a un altro statunitense, Max Homa, 3/o con 211 (-5).
Ora il gran finale
All'Augusta National Golf Club (par 72), lo svedese Ludvig Aberg, astro nascente del golf, 4/o con 212 (-4), prova a impensierire i big a stelle e strisce. Tra i protagonisti alla Ryder Cup di Roma con il team Europe, sogna di diventare il terzo debuttante a trionfare al Masters e a far suo un Major al primo tentativo dopo Ben Curtis (The Open 2003) e Keegan Bradley (PGA Championship 2011). La Superlega araba, circuito separatista del golf, resta aggrappata a Bryson DeChambeau. Il californiano è scivolato però dalla 1/a alla 5/a posizione con 213 (-3) ed è distante quattro colpi dalla vetta. E ora il gran finale. Scheffler, che ha vinto due delle ultime tre gare giocate sul PGA Tour (in una, lo Houston Open si è classificato secondo), può diventare il 18esimo golfista a far suo per più volte il Masters, il quarto più giovane dopo Jack Nicklaus, Woods e Severiano. Ballesteros