Europei di nuoto in vasca corta: Martinenghi e la 4x50 mista femminile d'argento

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Riccardo Re

Riccardo Re

Due medaglie d'argento, per l'Italia, nella terza giornata degli Europei di nuoto in vasca corta in corso a Otopeni, in Romania. La prima, in ordine di tempo, è arrivata grazie a Nicolò Martinenghi nei 100 rana. La staffetta 4x50 mista femminile ha stabilito il nuovo record italiano, in 1'43''97, per conquistare il secondo posto. Due quarti posti con Panziera nei 200 dorso e Miressi nei 50 stile. Ceccon squalificato in semifinale

Nell’ultima gara individuale della terza giornata degli Europei di nuoto in vasca corta a Otopeni arriva una bellissima medaglia d’argento per l’Italia nei 100 rana. Il merito è di Nicolò Martinenghi (56”57) sempre sul podio in questa gara tra vasca lunga e vasca corta dopo il bronzo olimpico di Tokyo e si conferma ancora tra i più forti al mondo. Finale di grande livello: oro per appena quattro centesimi all’olandese Arno Kamminga che ha passato il varesino sul finale. Azzurri protagonisti, perché in vasca c’era anche Simone Cerasuolo, alla fine quinto (in 56”89) dopo una gara coraggiosa in cui i due italiani erano al comando ai 75 metri. Il bronzo all’altro olandese Corbeau in 56’’66. Medaglia di grande cuore per Martinenghi, non al meglio della condizione, e con il pass olimpico da conquistare, ma dopo il titolo del mondo in lunga nel 2021 e quello europeo in corta, rimane comunque su un prestigioso podio sfiorando la vittoria, insperata alla vigilia per via di Kamminga un altro dei super grandi protagonisti a livello mondiale che sembrava in condizione nettamente superiore e invece è riuscito a mettere la mano davanti all’azzurro solo sul tocco finale.

Argento per la staffetta italiana nella 4x50 mista femminile

Bello e prestigioso anche l’argento conquistato dalla staffetta italiana nella 4x50 mista femminile in chiusura di giornata. Costanza Cocconcelli a dorso, Benedetta Pilato a rana, Silvia Di Pietro a farfalla, e l’esordiente Jasmine Nocentini con un sorprendente 23’’16 a stile libero chiudono anche con il nuovo record italiano in 1’43’’97. Dopo il miglior tempo nelle eliminatorie il quartetto azzurro per sperare nell’oro avrebbe dovuto virare nettamente in testa dopo la frazione a rana di Benedetta Pilato, ma la Svezia era già avanti. Oro alle scandinave (1’43’’26), bronzo alla Gran Bretagna. Comunque, un gran segnale dal movimento femminile italiano, che evidenza una netta crescita anche grazie a figure emergenti come Jasmine Nocentini al debutto in nazionale. Nata a Padova 21 anni fa, con mamma cubana e poi un girovagare per il mondo, con il trasferimento a Panama e infine un gran girovagare negli Stati Uniti d’America: Miami, Chicago, e ora in Virginia dove si allena con l’head coach della nazionale a stelle e strisce Todd De Sorbo... un’influenza qui in Romania che l’ha costretta al forfait nelle prime gare individuali e poi questo acuto che nell’anno olimpico fa ben sperare per tutta la squadra.

Due quarti posti per l'Italia

In una giornata avara di altre soddisfazioni, e che si era aperta con due medaglie di legno per l’Italia. Nei 200 dorso la regina d’Europa in vasca lunga Margherita Panziera, vincitrice delle ultime tre edizioni dei campionati, si deve accontentare del quarto posto. La veneta di base a Roma, poco amante della vasca corta e colpita da problemi di salute nell’ultimo mese, arriva con 2’04”35 a meno di mezzo secondo dal podio nella gara vinta dalla britannica Harris in 2’02”45 un tempo nuotato più volte dalla campionessa azzurra. La gara più veloce dell’Europeo diventa veloce come mai nella storia: nei 50 stile oro con record europeo in 20”18 al britannico Benjamin Proud a soli due centesimi dal record del mondo di Dressel. Stellare anche il podio con Manaduou e Szabo a pari merito a 20”74. Quarto Alessandro Miressi, con il primato personale in 20”90, per la prima volta sotto il 21”… un centesimo in più per l’altro azzurro, Lorenzo Zazzeri, quinto all’arrivo. Per Alessia Polieri l’obiettivo era stato già raggiunto nel centrare la finale dei 200 farfalla. Alla fine, la ventinovenne è settima in 2’08”91 nella gara vinta dalla tedesca Kohler in 2’03”30.

Daniel Wiffen vince nei 1500 stile maschili

Nei 1500 stile maschili orfani di Gregorio Paltrinieri (assente a Otopeni per scelta tecnica dopo aver ottenuto il pass olimpico agli Assoluti ed aver gareggiato qualche giorno fa in Portogallo nell’ultima tappa di Coppa del Mondo in Acque libere) vince Daniel Wiffen, nuovo grande protagonista della distanza. L’irlandese nuota fino ai 950 metri sotto i parziali del record del mondo del tedesco Florian Wellbrock realizzato nel dicembre 2021 ad Abu Dhabi in 14’06”88. Alla fine, Wiffen non ci arriva troppo distante in 14”09’11, sfiora ancora di più il record dei Campionati di Paltrinieri ma non lo batte. Nettamente distanziati gli altri: argento il francese Aubry, bronzo all’ucraino Romanchuk. Nella finale dei 100 misti doppietta francese: oro Bonnet, argento Gastaldello. Il bronzo va alla svedese Hansson che nuota un tempo, comunque, difficilmente raggiungibile Costanza Cocconcelli che chiude al settimo posto il primo dei suoi tre impegni giornalieri, terminati con la bellissima medaglia d’argento in staffetta, lanciato dal suo miglior 50 dorso dei campionati.

Ceccon squalificato in semifinale

Grande delusione nella prima semifinale dei 200 misti: Thomas Ceccon che nuota con grande facilità e avrebbe potuto puntare in alto, è stato squalificato per una leggerezza in virata e in casa Italia si perde uno dei protagonisti più attesi, che in questo Europeo aveva rinunciato alle gare individuali del dorso e della farfalla per puntare proprio alle due gare individuali dei misti oltre che alle staffette. Nella seconda semifinale prova a cancellare la delusione azzurra Alberto Razzetti, secondo alle spalle di un ottimo Duncan Scott. Il ligure rallenta per risparmiare qualche energia per la sua seconda semifinale di giornata, ma ottiene agevolmente il pass per la finale in 1’53”31.  E poco più di un’ora dopo centra l’obiettivo in un’altra gara super dispendiosa: Razzetti è secondo nella sua semifinale dei 200 farfalla alle spalle dello svizzero Noe Ponti e venerdì andrà a caccia di una doppia medaglia individuale. Eliminato invece l’altro azzurro Christian Ferraro con il dodicesimo posto complessivo.

 

Nella gara regina al femminile, brava Chiara Tarantino che rompe per la prima volta in carriera la barriera dei 53 secondi e con 52”96 va in finale con l’ultimo tempo utile. Migliora ancora di più Sofia Morini, da quest’anno a Livorno con coach Stefano Franceschi e con un ottimo 52”57 chiude quarta la sua semifinale che le vale ampiamente l’ingresso in finale. Nei 200 rana donne si qualifica con il quarto tempo complessivo Francesca Fangio in 2’19”78 e una zona medaglia che sembra alla sua portata. Eliminata invece Martina Carraro che con il cambio di programmazione non punta più su questa gara, che ha comunque onorato con una buona semifinale. Dopo la medaglia individuale nei 50 e l’oro in staffetta, torna in vasca Lorenzo Mora. Nei 100 dorso nuota 50”69, non in maniera super brillante, ma quanto basta per entrare in finale con l’ultimo tempo utile. Costanza Cocconcelli eliminata nella semifinale dei 50 dorso, nuotata in 26”94 (migliore rispetto al crono delle eliminatorie, ma peggiore rispetto a quanto nuotato in prima frazione dell’ottima staffetta 4x50 mista).