Europei nuoto in vasca corta, 4x50 sl mista d'argento: Italia a 13 medaglie

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Riccardo Re

Riccardo Re

Foto Andrea Staccioli/DBM

Il penultimo giorno degli europei di nuoto in vasca corta di Otopeni regala la 13^ medaglia della spedizione azzurra: l'Italia ottiene, infatti, il 10° argento grazie alla 4x50 stile mista formata da Alessandro Miressi, Lorenzo Zazzeri, Jasmine Nocentini e Silvia Di Pietro, battuti soltanto dalla Gran Bretagna. E domenica il bottino potrebbe incrementare ancora...

Nella penultima giornata di gare agli Europei di nuoto in vasca corta a Otopeni arriva la tredicesima medaglia per l’Italia di questa spedizione in Romania. Ed è la decima d’argento. Il massimo che si potesse chiedere alla staffetta azzurra composta da Alessandro Miressi, Lorenzo Zazzeri, Jasmine Nocentini e Silvia Di Pietro, secondi nella 4x50 stile mista, ossia composta da 2 uomini e due donne. Azzurri secondi con il nuovo record italiano in 1’28’’28 (migliorato il crono del 2014 ottenuto da Luca Dotto, Marco Orsi, Erika Ferraioli e la sempre presente Silvia Di Pietro), alle spalle dell’imprendibile Gran Bretagna, che nuota il nuovo record dei campionati in 1’27’’75 e che di fatto sfrutta e vince grazie alla prima frazione di Ben Proud, che anche nella gara individuale ha dimostrato di poter nuotare ai livelli del record del mondo. Azzurri pressochè perfetti: lanciati in prima frazione da Alessandro Miressi, che con la fatica sulle braccia di una semifinale dei 100, nuota dopo pochi minuti il proprio personale in 20’87. Bravo anche Zazzeri con un 20’’48 lanciato in seconda frazione. Ma la velocità italiana è solida ora anche nel settore femminile: Nocentine vola in 23’’39 e Silvia Di Pietro chiude in 23’’54. Sul terzo gradino del podio la Francia campione del mondo in carica in vasca corta. E’ ancora un argento, ma nell’ultima giornata di gara l’Italia potrà puntare all’oro in diverse specialità.

Che finale nei 200 sl: doppietta britannica, Popovici giù dal podio

Non arrivano medaglie dalle altre finali, ma è di altissimo livello quella dei 200 stile, con l’idolo di casa David Popovici acclamato dal pubblico, ma alla fine quarto. Doppietta britannica con oro per Richards in 1’41’’01, argento Guy in 1’41’’12. Il bronzo al lituano Rapsys, che con un grande sprint finale chiude in 1’41’’15 e butta giù dal podio Popovici. L’azzurro Matteo Ciampi fa il suo – visto il periodo – e chiude ottavo in 1’43’’16. Ottava anche Margherita Panziera nella finale dei 100 dorso in 58”25, vinta da Kira Touissant (Ned) in 55"88

Martinenghi rinuncia alla finale dei 200 rana

Nei 200 rana manca per scelta dalla finale Nicolò Martinenghi, che dopo essersi qualificato rinuncia per concentrarsi sulla finale dei 50 di domenica. I 200 vanno all’olandese Corbeau (2’02’’41), argento all’Islanda con Anton McKee, e bronzo al vincitore dei 100 Kamminga. I 200 misti femminili, senza Sara Franceschi, che ha dovuto rinunciare a tutte le competizioni della stagione invernale per problemi di salute, li vince la bretannica Abbie Wood in 2’05’’58.

Tripletta Ponti nella farfalla

Noe Ponti, dopo aver vinto 100 e 200, completa la sua personale tripletta nella farfalla vincendo anche i 50 ad appena 4 centesimi dal record del mondo (21’’79’). In una finale clamorosa con l’argento proprio al primatista del mondo in carica, l’ungherese Szabo (21’96’’) e bronzo al francese Maxime Grousset (22’’06).

Capitolo semifinali: seconda squalifica per Ceccon

In casa Italia sono semifinali scoppiettanti, che fanno presagire una grandissima ultima giornata di finali con molti azzurri potenzialmente a caccia di tutti quegli ori che sono sfuggiti finora. Anche se è cocente l’amarezza per la seconda squalifica nelle due gare individuali a cui era iscritto Thomas Ceccon. Il primatista del mondo dei 100 dorso e campione del mondo dei 50 farfalla aveva deciso di partecipare a Otopeni solo nei 100 e 200 misti, ma dopo la squalifica nelle batterie dei 200 nei giorni scorsi è squalificato anche dalla semifinale dei 100 in cui aveva toccato in 52’’14 con il miglior tempo assoluto con grandissima facilità. Nella finale di domenica ci sarà comunque un italiano, Giovanni Izzo secondi nella prima semifinale in 52’’48.

L'Italia pregusta tante medaglie nella giornata finale

Vola nei 50 rana Benedetta Pilato, che vince la seconda semifinale in 28’’98 che anche il nuovo record dei campionati. Chiaramente miglior tempo assoluto e finale dal blocchetto numero 4, quello della favorita, in una finale in cui ci sarà anche una bravissima Jasmine Nocentini, entrata con il terzo tempo assoluto. Due italiani in finale con ambizioni di vittoria anche nei 50 rana al maschile. Simone Cerasuolo è secondo nella prima semi (terzo tempo complessivo), Nicolò Martinenghi vince nettamente la seconda in 25’’72, che rappresenta anche il miglior tempo in assoluto. E ci sarà speranza di medaglie azzurre anche nella finale della gara regina. Nei 100 stile uomini passano entrambi gli azzurri: Deplano si qualifica con il settimo tempo assoluto, terzo nella prima semi preceduto solo da Richards in 46’’23 e Popovici 46’’48. Molto bene anche Alessandro Miressi nella seconda semi, che chiude al secondo posto e secondo tempo assoluto sotto i 46, a 3 decimi dal proprio record italiano. Meglio di lui solo il francese Grousset in 45’63, ma anche il gigante di Torino nell’ultima giornata di finali potrà andare a caccia del titolo europeo. Ritroviamo due italiane in una semi nei 200 stile, distanza in cui dopo il ritiro di Federica Pellegrini in casa Italia ci sono state molte difficoltà nell’essere competitivi. Molto brave le azzurre che polverizzano i propri personali: Sofia Morina in 1’54’’2, Giulia D’Innocenzo in 1’54’3 entrano in finale con il quarto e sesto tempo assoluto. Più che convincente Lorenzo Mora, che vince con facilità e ampi distacchi la prima semifinale dei 200 dorso in 1’50’’06 e dopo le due medaglie di bronzo nei 50 e 100 entra in finale con il secondo tempo assoluto. Va in finale nei 50 farfalla anche Silvia Di Pietro, che arriva seconda in 25’’45 nella sua semifinale, che vede al settimo posto Costanza Cocconcelli, esclusa dalle migliori otto. Per la romana classe 1993, dopo l’ennesima medaglia in staffetta, potrebbe quindi esserci ancora una chance di una medaglia individuale.