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Doping a Sochi 2014, arriva la decisione del CIO: via due medaglie a Legkov, bandito dalle Olimpiadi insieme a Belov

Sci
Alexandr Legkov (foto Getty)

Legkov aveva vinto l'oro nella 50 km e l'argento nella staffetta a Sochi. Con lui radiato dai Giochi anche il compagno. Sono più di mille gli sportivi indagati per doping

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Il "Rapporto McLaren" aveva fatto tremare lo scorso anno il mondo dello sport coinvolgendo per doping più di 1115 atleti russi di 30 discipline diverse. Questo mercoledì sono arrivati i primi verdetti da parte del CIO. Alexandr Legkov, oro nella 50 km e argento in staffetta 4x10 km alle Olimpiadi invernali di Sochi, è stato privato delle due medaglie vinte e bandito a vita da ogni Olimpiade. Con lui non potrà più partecipare ai Giochi neanche l'altro fondista Evgeniy Belov. Nella 50 km di fondo alle Olimpiadi del 2014 fu tripletta russa con Legkov arrivato davanti a Maxim Vylegzhanin Ilia Chernousov. Lo stesso Vylegzhanin è stato sentito dalla commissione Oswald e si attende ancora il verdetto. 

Cosa è il "Rapporto McLaren"

Nella prima parte del rapporto diramata a metà luglio 2016, il professore della "Western University" in Ontario (Canada), Richard McLaren (colui che investigò sullo scandalo) sostenne che il caso doping riguarda non solo atleti delle Olimpiadi di Sochi ma anche di sport estivi, invernali, paralimpici risalenti almeno dal 2011 e comprendenti i Giochi di Londra 2012. Per il professore ci fu un "insabbiamento a tutti i livelli istituzionali per favorire il conseguimento dei migliori risultati". Secondo McLaren infine ci sono "prove di più di 500 risultati positivi segnalati come negativi, tra cui quelli di atleti famosi e di alto livello, che hanno visto i loro test positivi automaticamente falsificati".