Donna Brignone di La Salle: lunga vita alla Tigre

La considero una nobildonna, Donna Federica Brignone da La Salle: regale, autoritaria, aggressiva. Assurta al trono della classifica generale di Coppa. Nonostante qualche battuta a vuoto ha impugnato lo scettro, forte di risultati in tre discipline su quattro. Per la conferma del regno mancava l’annessione della Discesa Libera, scudo mancante nella sala dei trofei della sua residenza di La Salle, giusto sotto il Monte Bianco. 30 le vittorie sui campi del mondo con ben 73 presenza alla corte del podio. Una nobildonna di alto lignaggio, erede di tale madre che aveva nello slalom le migliori pietre incastonate in una lontana corona. Donna Maria Rosa ha generato una veloce figlia, rapida e reattiva dove le pieghe e le inclinazioni di assoluta prestanza la fanno sicura e perfetta su tutti i terreni o pendii. Ora si ritrova al comando come lo fu qualche anno fa e che divenne la prima ad essere in cima al mondo, proprio come la sua montagna preferita e natia, quel bianco che domina ed è il tetto d’Europa. Forte di sana maturità, con oltre 34 primavere, la ‘vecchia’ ma meglio matura, per rispetto, ad aver conquistato successi dovrà ora agire meno d’istinto e più controllo sui vicini regni avversari. Con dovuto rispetto e attenzione alla solita Lara Gut in Behrami, pericolosa contea elvetica, al tempo illustre dominatrice della passata edizione. Non deve preoccuparsi, al momento, di giovanissimi virgulti che scalpitano alle sue spalle vogliose di brillanti risultati, lei è una spanna più alta nella sua saggezza tattica per portare una seconda volta quel tanto agognato trofeo. Sempre così, è da incitare Donna Federica, da supportare con la squadra, utile nell’allontanare i tanti pericoli di altre Valchirie. La formazione italica è assai forte, deve ritrovare l’amazzone Marta Bassino da limone Piemonte ma già si è visto quanto possono essere utili Donna Sofia da Bergamo, Elena Curtoni giunta dalla sua nuova Genova o la piccola Lolli Pirovano. Con la sopracelata a forma di tigre, dove il pericoloso animale non è altro che l’identificazione dell’attacco, Donna Federica ha ora la possibilità si sopravanzare nel feudo di Cortina d’Ampezzo. Un cammino che dovrà essere fatto con grande attenzione soprattutto nel considerare una nuova vecchia avversaria che a Cortina ha serenamente regnato molti anni fa ed ha sempre fatto della perla ampezzana la sua preferita residenza. Miss Lindsey Vonn ex Kildow, una bionda potente combattente che per molti anni ha dettato legge dalle lontane terre oltre oceaniche ed ora dopo, molti anni di silenzio, ha nuove energie e desideri di rivalsa nella sua ricostruzione corporea e se prima non era pensabile avere riscontri positivi rispetto alle sue carte anagrafiche ora fa più paura di prima proprio perché si è visto quanto potenza riesce a esprime la sua innata classe, non sarà un pericolo per il regno globale di Donna Federica ma di sicuro sarà una discreta distrazione fastidiosa. Se si dovesse giocare qualche fiorino o scudo, alla giostra itinerante di dame e cavalieri io punterei senza alcun problema. Una vera occasione considerando l’assenza della principessa Shiffrin ed il testa a testa che si sta creando con l’elvetica Gut, rivale di sempre e da sempre, perché non insistere e guadagnare e consolidare il vantaggio nel singolare tenzone. Piace Donna Federica, piace molto per la sua convinzione e la tranquilla considerazione di avere le giuste potenzialità per potersi nuovamente affermare ai massimi livelli… a questo dobbiamo aggiungere che quest’anno esiste una grande appuntamento: sui pendii austriaci di Saalbach si terranno gli incontri mondiali dove, come è ovvio, puntano tutti, è e sarà una ghiotta occasione per chi ha preparato simil torneo. Sono occasioni che, come detto, danno le eccelse possibilità di entrare nella rilucente galassia degli unici e che preparano al principale obiettivo del prossimo anno che ha solo il nome di Giochi dei cinque cerchi casalinghi, unicità totale per chi come Donna Federica ha l’età necessaria per arrivare a chiudere il suo illustre e meraviglioso Regno. Lunga vita alla regina Tigre, maestra di vita, esempio vivente per altre generazioni. Donna Federica Brignone di La Salle.

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Giovanni Bruno