La terza tappa della Volvo Ocean Race sta vivendo il momento più intenso: Dongfeng decide di nascondersi per superare MAPFRE, quando manca davvero poco al traguardo
La terza tappa della Volvo Ocean Race, che assegna doppi punti, sta entrando nella fase più intensa. Quando mancano meno di ottocento miglia al traguardo di Melbourne, Dongfeng si è nascosto per cercare il colpo. La decisione dello skipper Charles Caudrelier e del navigatore Pascal Bidégorry porta Dongfeng a non apparire nella cartografia elettronica per 24 ore: l'equipaggio di Dongfeng ha guidato la flotta durante tutti i primi 10 giorni della tappa di 6.500 miglia da Città del Capo in Sudafrica a Melbourne, in Australia, attraverso l'Oceano meridionale, ma poi è stato raggiunto e superato da MAPFRE, mercoledì scorso. Quando manca poco al traguardo, la mossa del team di Caudrelier dimostra come i velisti di Dongfeng non abbiano rinunciato alla speranza di ottenere la loro prima vittoria di tappa in questa Volvo Ocean Race.
A bordo di MAPFRE, il navigatore Juan Vila ha lavorato senza sosta per capire quale siano le opzioni sulla carta per Dongfeng. "Gli ultimi rilevamenti sono stati positivi per noi e abbiamo un buon vantaggio, anche se Dongfeng è entrato in modalità stealth" - ha detto lo skipper spagnolo Xabi Fernández - "Juan controlla comunque quali siano le loro opzioni e dobbiamo cercare di capire dove siano. Dobbiamo aspettare di capire di più, perciò continuiamo ad andare il più velocemente possibile".
Vestas 11th Hour Racing occupa la terza posizione, davanti a Team Brunel che è stato preso alla sprovvista quando un violento temporale ha colpito la barca. "Probabilmente stavo spingendo un po' troppo durante il temporale, con raffiche ben oltre i 20 nodi" - ha spiegato il timoniere Brunel Peter Burling - "Sono stato fortunato, perché dopo l’aria è arrivata a quasi 40 nodi. I ragazzi sono riusciti a far rialzare la barca. Ormai ci è capitato un po' di volte e sappiamo come fare".
Intanto, continua la lotta per il quinto posto tra Team Sun Hung Kai/Scallywag, guidato dall'australiano Dave Witt, e Turn the Tide on Plastic della skipper Dee Caffari. I due team sono divisi da 66 miglia, ma si tratta di una distanza che potrebbe scendere notevolmente se Scallywag facesse un errore nei tempi della strambata verso nord. Il navigatore portoghese di Scallywag Antonio Fontes ha spiegato: "Non molliamo. Ora è importante scegliere il momento di strambare. Dobbiamo essere veloci fino alla fine".