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Viaggi fuori regione: le news dopo la conferenza di Conte

fase 2

Il presidente Conte conferma l'impossibilità di muoversi tra regioni nei prossimi giorni, se non per motivi strettamente necessari. Il ministro Boccia raccomanda prudenza e conferma l'intesa con le Regioni per la concessione della Cassa integrazione

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"I trasferimenti tra le regioni per ora restano congelati". A confermarlo è il presidente Conte nella conferenza stampa in cui ha presentato il decreto Rilancio. "Quasi tutte le Regioni ci hanno chiesto di limitare al massimo i trasferimenti in questa fase - ha spiegato -. Mi sembra una richiesta ragionevole. Ci avviamo a una ripartenza pressoché completa ed è bene che non ci siano troppi trasferimenti interregionali che potrebbero condizionare una variazione della curva epidemiologica". Invoca la calma - per gli spostamenti e le prossime riaperture di attività dal 18 maggio - anche Boccia, Ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie. "Servirà prudenza perché c'è il rischio di nuovi focolai nei luoghi di lavoro - ha detto durante un collegamento con la Giornata della Giovane Imprenditoria del Sud Italia -. L'obiettivo è quello della differenziazione territoriale, dove le singole regioni italiane saranno responsabili della gestione, come stabilito nella conferenza stato-Regioni. Se i contagi saliranno, dovranno restringere. Essere responsabili consentirà di non vedere vanificati gli sforzi fatti con il lockdown. Resto dell'idea che bisogna riaprire, ma con cautela, perché i prossimi focolai li potremmo registrare proprio nei luoghi di lavoro come ristoranti, bar e centri estetici: dovranno, quindi, garantire un alto livello di sicurezza per lavoratori e clienti".

"Intesa tra Regioni sulla CID"

E a proposito della concessione della Cassa integrazione in deroga, Boccia al termine del CdM ha aggiunto: "Nel decreto Rilancio le procedure saranno semplificate e accelerate. Il Consiglio dei Ministri ha accolto la proposta sulla quale eravamo giunti ad un accordo, al termine di un confronto con le Regioni e con la ministra Catalfo: una soluzione frutto di una positiva collaborazione istituzionale e che va incontro alla necessità di modificare delle procedure non adatte all'emergenza che stiamo affrontando. Questo passo in avanti sarà a vantaggio di molti lavoratori e imprese in questo momento di difficoltà". Come si legge nel documento di intesa firmato da Governo e Regioni, le parti "concordano nell'individuare nell'Inps il soggetto autorizzatore ed erogatore di tutti gli ammortizzatori sociali per l'emergenza Covid, cassa in deroga compresa, ferme restando le specificità delle Province autonome di Trento e Bolzano".