Dpcm 11 giugno: cosa prevede il nuovo decreto rivelato da Conte
Le disposizioni dal 15 giugno, e in vigore fino al 14 luglio. Torna lo sport di "riconosciuto di interesse nazionale", all'aperto e a porte chiuse. Slitta al 25 giugno il ritorno agli sport di contatto come il calcetto, ma Spadafora precisa: "Non sarà automatico, dal 25 nuove valutazioni e decisioni regione per regione". Ritornano anche all'attività i comprensori sciistici, pur a determinate condizioni. Sì cinema e teatri, no discoteche: tutte le novità del nuovo decreto
SPORT PRO - La Coppa Italia è pronta a tornare in campo, e così tutto l'universo del pallone italiano. Nel nuovo Dpcm dell'11 giugno 2020 sono infatti consentiti "a decorrere dal 12 giugno gli eventi e le competizioni sportive di riconosciuto interesse nazionale dal Comitato olimpico nazionale italiano (CONI), dal Comitato Italiano Paralimpico (CIP) e dalle rispettive federazioni".
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Gli eventi, ovviamente, "sono consentiti a porte chiuse ovvero all’aperto senza la presenza di pubblico, nel rispetto dei protocolli emanati (…) al fine di prevenire o ridurre il rischio di diffusione del virus Covid-19 tra gli atleti, i tecnici, i dirigenti e tutti gli accompagnatori che vi partecipano".
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ALLENAMENTI - Come già deciso in passato, "anche le sessioni di allenamento degli atleti, professionisti e non professionisti, degli sport individuali e di squadra, sono consentite a porte chiuse, nel rispetto dei protocolli".
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CALCETTO - Si era ipotizzato un ritorno agli sport di contatto già dalla prossima settimana. E invece ci sarà ancora da attendere almeno fino al 25 giugno: da quel giorno "sì allo svolgimento anche degli sport di contatto nelle Regioni e Province Autonome che abbiano preventivamente accertato la compatibilità con l’andamento della situazione epidemiologica nei rispettivi territori"
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Quindi dal 25 giugno via libera? Non è detto: "In questo momento il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri prevede che la valutazione sulla riapertura degli sport di contatto venga fatta a partire dal 25 giugno, il che non vuole assolutamente dire che dal 25 giugno la ripresa sia automatica" - ha recentemente scritto su Facebook il ministro dello Sport Spadafora.
"Dal 25 giugno in realtà il Ministero della Salute si è riservato di verificare con le rispettive Regioni lo stato della curva epidemiologica e di decidere, regione per regione, l’eventuale apertura nei giorni e nelle settimane successive. Dopo i tanti sacrifici fatti, non possiamo permetterci di ricadere improvvisamente nell’incubo in cui eravamo solo qualche settimana fa" - ha concluso Spadafora
SÌ ALLO SCI - Novità anche per quanto riguarda gli impianti sciistici, ancora "chiusi" nel precedente Dpcm del 17 maggio. "Le attività dei comprensori sciistici - si legge nel nuovo decreto - possono essere svolte a condizione che le regioni e le province autonome abbiano preventivamente accertato la compatibilità dello svolgimento con l'andamento della situazione epidemiologica nei territori"
Non solo, devono anche essere individuati "protocolli o le linee guida applicabili idonei a prevenire o ridurre il rischio di contagio nel settore di riferimento o in settori analoghi".
PALESTRE - Come già noto nel Dpcm del 17 maggio, "l’attività sportiva di base svolta presso palestre, piscine, centri e circoli sportivi, pubblici e privati, ovvero presso altre strutture ove si svolgono attività dirette al benessere dell’individuo attraverso l’esercizio fisico, è consentita nel rispetto delle norme di distanziamento sociale e senza alcun assembramento".
CINEMA e TEATRI - Non solo sport, tante le altre novità contenute nel decreto. Riprendono gli spettacoli aperti al pubblico, le sale teatrali, sale da concerto, sale cinematografiche e in altri spazi anche all'aperto, "con posti a sedere preassegnati e distanziati e a condizione che sia comunque assicurato il rispetto della distanza interpersonale di almeno un metro".
Numero massimo? "Mille spettatori per spettacoli all'aperto e duecento spettatori per spettacoli in luoghi chiusi, per ogni singola sala".
DISCOTECHE - Restano invece sospese tutte le attività che abbiano luogo in sale da ballo, discoteche, locali assimilati sia all'aperto che al chiuso.
SALE GIOCHI E CENTRI BENESSERE - Le attività di sale giochi, sale scommesse, sale bingo, così come le attività di centri benessere, centri termali, culturali e centri sociali sono consentite ma a condizione che Regioni e Province autonome abbiano preventivamente accertato la compatibilità di tali attività con l'andamento della curva epidemiologica.
CENTRI ESTIVI, FIERE E CONGRESSI - Aprono i centri estivi anche per i bambini in età da zero a tre anni. Restano invece sospese fino al 14 luglio 2020 le fiere e congressi, mentre i corsi professionali potranno essere svolti in presenza.
SPOSTAMENTI - In materia di spostamenti da e per l'estero è aumentato a 120 ore (5 giorni) il periodo massimo di permanenza senza obbligo di quarantena domiciliare per chi fa ingresso nel territorio nazionale per ragioni di lavoro, così come per il personale di imprese o enti aventi sede legale o secondaria in Italia che va all'estero per comprovate ragioni lavorative.
CROCIERE - Continua lo stop: "Al fine di contrastare il diffondersi dell'emergenza epidemiologica da Covid-19 - si legge del decreto -, sono sospesi i servizi di crociera da parte delle navi passeggeri di bandiera italiana".
Tra le importanti novità anche il "Family Act", approvato dal Consiglio dei ministri. Il provvedimento pensato per aiutare le famiglie con figli. Tra le varie misure, un assegno per ogni figlio minorenne indipendentemente dalla fascia di reddito di appartenenza della famiglia. Aiuti anche alle neo mamme e alle giovani coppie
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Senza dimenticare l'app Immuni. "Da lunedì 15 giugno potrà essere scaricata in tutto il territorio nazionale e sarà operativa - ha detto il Premier Conte -. La potete scaricare con sicurezza, serenità e tranquillità, perché tutela la privacy, ha una disciplina molto rigorosa e non invade gli spazi privati".
FEBBRE E DISTANZA - Non cambiano le disposizioni principali già note da tempo: divieto di assembramento e mantenimento della distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro. E chi ha infezione respiratoria con febbre maggiore di 37,5° deve restare nel proprio domicilio.