
Quante volte al termine di una partita abbiamo pregato affinché qualcuno ci dicesse che era tutta una menzogna? Quante volte abbiamo sperato di essere in una candid camera e invece era tutto reale? Ecco quelle occasioni in cui tutto sembrava uno scherzo ma non lo era…

Dal miglior giocatore del mondo che sbaglia il rigore decisivo al Mondiale, all’arbitro Moreno, passando per l’incredibile rimonta di Istanbul o il biscotto scandinavo che fece fuori l’Italia a Euro 2004. Situazioni al limite dell’incredulità ma nessuna di queste, purtroppo, era un pesce d’aprile –
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Da 3-0 a 3-3 in una finale di Champions. Se all’intervallo della finale di Istanbul avessero detto a un tifoso del Milan che quella coppa l’avrebbe poi alzata il Liverpool, avrebbe pensato ad una presa in giro –
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Invece nessuno scherzo: Gerrard, Smicer e Xabi Alonso pareggiano in sei minuti e Dudek fa il resto ai calci di rigore. La Champions League va ad Anfield e per i calciatori e i tifosi rossoneri la delusione è storica -
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Sulla sponda nerazzurra, uno degli episodi che ogni interista avrebbe voluto fosse uno scherzo è sicuramente il derby perso 6-0 –
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Alzi la mano quel tifoso che non avrebbe pensato ad uno scherzo se il rivale rossonero gli avesse detto che quel derby sarebbe finito con quel risultato. Purtroppo per i nerazzurri di Tardelli, per fortuna per i cugini, quel 6-0 era tutt’altro che una burla –
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Situazione molto simile nel derby di Roma. Lo “scherzo” questa volta lo fa Montella a Nesta e a tutti i tifosi biancocelesti nel match del 10 marzo 2002 –
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Un match a senso unico rimasto nella storia della capitale. Quattro reti dell’aeroplanino e una magia di Totti con tanto di dedica alla futura moglie Ilary Blasi. Per i tifosi biancocelesti nessun pesce d’aprile, solo una cruda realtà –
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Giocare una finale di Coppa Italia è sempre un bel traguardo, giocarla contro la tua rivale di sempre, in un derby all’Olimpico, è un bello scherzo del destino –

Se poi però quella finale la perdi e i tuoi avversari te lo ricordano per tutti gli anni successivi, allora non è più uno scherzo…
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È il 14 ottobre 2001, la Juventus sta dominando e vincendo il derby contro il Torino per 3-0. Nella ripresa i granata rimontano sul 3-3 quando a cinque minuti dal termine l’arbitro concede un rigore ai bianconeri. Maspero, autore del pareggio, approfitta del parapiglia attorno all’arbitro per scavare una buca sul dischetto. Salas non se ne accorge e calcia il rigore alle stelle. Uno scherzo? No, tutto reale –
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Ancora oggi Riccardo Maspero è considerato un eroe dalla tifoseria del Torino. Un gesto non proprio da premio fair play ma che è rimasto nella storia del derby torinese –
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In un Mondiale giocato da miglior giocatore del pianeta, dopo aver trascinato gli azzurri in finale, se prima di quei calci di rigore vi avessero detto che a sbagliare sarebbe stato proprio lui, Roberto Baggio, non avreste risposto con il più classico dei “stai scherzando?” –
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E invece no, nessuno scherzo, nessun pesce d’aprile. A Pasadena, davanti a Taffarel, sbagliò (oltre a Baresi e Massaro) proprio il Divin Codino. Un finale forse ancor più amaro di quello, sempre ai rigori, del Mondiale di quattro anni prima in Italia –
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Sempre in tema nazionale, si faccia avanti chi – al termine di Corea-Italia al Mondiale del 2002 – non ha sperato che si trattasse di uno scherzo –
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Anche in questo caso, però, era tutto vero. La direzione di Byron Moreno è rimasta nella storia: un arbitraggio a senso unico, a tratti scandaloso, che portò ai quarti di finale la Corea padrone di casa tra le (giustificatissime) proteste di Maldini e compagni –
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Dopo la delusione del 2002, sembrava impossibile che i tifosi italiani potessero essere beffati in maniera ancor più atroce appena due anni dopo. Eppure, neanche in Portogallo è andata benissimo –
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Dopo i pareggi con Danimarca e Svezia, l’Italia ha bisogno di vincere contro la Bulgaria per passare il girone, a patto che il derby scandinavo non finisca 2-2. In questo caso sarebbero proprio le due squadre nordeuropee a passare. Com’è finita lo sappiamo tutti: biscottone e Italia a casa. Nessun pesce d’aprile estivo –
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Qualche sportivo ha provato ad ingannare i propri fan con dei falsi annunci sul proprio ritiro dalle competizioni. Tanti pesci d’aprile poi prontamente smentiti sui social tra un sorriso e una emoji. A metà degli anni ’90, però, i social non c’erano ancora e un annuncio in particolare sorprese tutti –
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Nel caso di Marco Van Basten, infatti, non si trattava di uno scherzo. Il 18 agosto 1995, a soli 30 anni, il fuoriclasse olandese lascia il calcio tra l’incredulità dei suoi tifosi che avrebbero voluto vederlo in campo ancora per molto tempo. Il giro di campo con il giubbotto di pelle e le braccia alzate è ancora una ferita aperta nel cuore dei rossoneri –
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Quando l’1 aprile di qualche anno fa venne pubblicata la notizia di Rooney – famoso per essere un tifoso dell’Everton e simbolo del Manchester United – al Liverpool, in tanti si disperarono prima di capire che si trattava di uno scherzo. Questa estate è stato annunciato Higuaín alla Juventus, i tifosi del Napoli non hanno avuto la stessa sorte di quelli inglesi –
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Il Pipita, infatti, è davvero passato alla rivale di sempre. La Juventus paga la clausola rescissoria e porta a Torino il più amato dei calciatori azzurri. Nessun pesce d’aprile posticipato, nessuna smentita, nessuno scherzo: il 26 luglio Higuaín firma il contratto con i bianconeri –
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