Ventura, pazza idea: in campo tutti i giocatori offensivi

Calcio

Marco Nosotti

In vista della gara di qualificazione ai Mondiali del Bernabeu contro la Spagna, il ct ha provato diverse soluzioni in allenamento. L'ipotesi più intrigante è quella di vedere tutti in campo i giocatori più offensivi convocati: Immobile, Insigne, Belotti e Candreva

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C’è una pazza idea qui a Coverciano in vista della sfida verita contro la spagna: un 4-2-4 con dentro tutti i giocatori offensivi e di qualità a disposizione: Candreva, Immobile, Belotti ed Insigne. Intrigante, eccitante, non banale! L’ha provata il ct, come ha provato anche un’altra italia, quella della difesa a tre, usata gia 6 volte su 10, quella della BBC, quella con Verratti trequartista e le due punte, Immobile e Belotti, quella che contro l’Olanda in amichevole aveva dato segnali significativi come prova generale della gara del Santiago Beranbeu. 3-4-1-2, dove quell’uno è la chiave, e quel Verratti che così alto può regalare assist preziosi senza sfiancarsi in recuperi e possesso sterile lontano dall’area avversaria. Lui, lo sappiamo, non è un trequartista moderno, non ha cambio di passo e gol in quella zona come altri, ma lì può costringere un centrocampista a marcarlo a uomo, come fece Strootman, o spingere i centrali difensivi a qualche uscita di troppo, liberando spazi nuovi per Immobile e Belotti.

Ed Insigne? Il talento più cristallino del momento relegato in panchina? Probabile perché "ad un grande giocatore può bastare anche una mezz'ora per lasciare il segno in una grande partita", questo grossomodo il pensiero di Ventura, intenzionato a utilizzare l’oro di Napoli in corso d’opera trasformando con un solo cambio tutto in un 3-4-3. Ed allora quelle prove? Il 4-2-4 intendete? Sono parte del bagaglio tattico di questa squadra, sono un’opportunità ed un’anticipazione perché dopo la Spagna arriva subito Israele e la qualificazione passa anche attraverso questa 2° gara. Dalla pazza idea al pensiero stupendo, restare in partita, uscirne comunque più forti perché al mondiale dobbiamo esserci.