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#CESENASTORIES, 16^ puntata. Il ds Pelliccioni: "A Cesena l'incarico della vita. Ricciardo il giocatore più azzeccato"

Calcio

E anche la prima sconfitta al Manuzzi è archiviata. Peccato, con la sconfitta del Matelica i bianconeri potevano ritrovarsi lassù. Sabato l'anticipo in Molise, contro l'Isernia e senza Ricciardo, fuori almeno una decina di giorni. "Gianni la sorpresa più bella", ammette il direttore sportivo. "Cesena l’incarico più importante"

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Poteva essere il sorpasso, ma così non è stato. Un ko, il primo in casa, con la Recanatese: marchigiane indigeste per il Cesena che si è lasciato sfuggire l'occasionissima servita dal Matelica. Un doppio stop, se ci aggiungiamo anche quello del capocannoniere del Girone F. Ricciardo, 8 gol in 10 partite, ha dovuto abdicare alla fine del primo tempo: per lui una forte contusione all’altezza del perone. “Non è grave, è solo un po’ fastidioso: ho solo voglia di recuperare il prima possibile”, l'analisi ottimistica di GR9 (cit. Fabio Caressa). Giovedì si sottoporrà ad altri accertamenti, ma sicuramente dovrà saltare la trasferta ad Isernia (metà dei punti del Cesena, peggior attacco del Girone F). Un altro anticipo per il Cesena che giocherà in Molise sabato 10 novembre alle 14.30: potrà così godere di un giorno in più di riposo in vista dell’ennesimo turno infrasettimanale (mercoledì 14 novembre alle 20.45, in casa contro la Savignanese).

Dal campo, ad un uomo di campo, il direttore sportivo “da una vita” Alfio Pelliccioni. Bianconero da fine luglio, di San Marino (precisa subito che è un romagnolo Doc), ammette di non averci neanche pensato e di aver detto subito di sì al Cesena. “Siamo partiti dalla rosa del Romagna Centro (il club da cui è “rinato” il Cesena) e da lì ho costruito la rosa, puntando su Alessandro, Ricciardo e Tortori. Quest’ultimo volevo già portarlo al Monopoli la passata stagione. Ricciardo? Mi ha stupito, mi da lui mi aspettavo una partenza più lenta. Mi sembra uno dei giocatori più azzeccati che abbiamo preso. Dovevamo essere una squadra competitiva e, per adesso, i numeri ci stanno dando ragione. Naturalmente si può sempre migliorare e meno si perde e meglio è… E poi, Cesena è Cesena: per me è l’incarico più importante".