
Storico esordio per la Nazionale sarda di calcio, scesa in campo a Nuoro contro una rappresentativa di stranieri impegnati nei club dell'isola. Provate a immaginare una situazione simile alla Sardegna in tutta l'Italia: cosa accadrebbe se la questione si verificasse con le 20 regioni che la costituiscono? Abbiamo delineato le formazioni ideali per ogni "selezione" italiana, appartenenza dettata dalla nascita sul territorio dei convocati così come dei rispettivi Ct
NASCE LA NAZIONALE SARDA DI CALCIO, CT BERNARDO MEREU
DA SIRIGU A SAU: LA TOP 11 DELLA SARDEGNA. FOTO - I MIGLIORI CALCIATORI SARDI IN SERIE A

Storico esordio per la Nazionale sarda di calcio, scesa in campo a Nuoro contro una rappresentativa di stranieri impegnati nei club dell'isola. Provate a immaginare una situazione simile alla Sardegna in tutta l'Italia: cosa accadrebbe se la questione si verificasse con le 20 regioni che la costituiscono? Abbiamo delineato le formazioni ideali per ogni "selezione" italiana, appartenenza dettata dalla nascita sul territorio dei convocati così come dei rispettivi Ct

Annunciata lo scorso ottobre e scesa in campo in serata a Nuoro, la "Natzionale sarda de bocia" è affidata al Ct Bernardo Mereu. Riconosciuta ufficialmente dalla Conifa, federazione calcistica alla quale appartengono le squadre di stati privi di riconoscimento internazionale, la selezione della Sardegna presenta tra i propri convocati sia i calciatori nati sull’isola sia coloro che vantano un forte senso di appartenenza. Ebbene, come scenderebbero in campo tutte le regioni italiane?

SARDEGNA (4-3-1-2): Sirigu; Pisano, Del Fabro, Caracciolo, Murru; Barella, Deiola, Bisoli; Marco Mancosu; Sau, Matteo Mancosu. CT: Gianfranco Zola. Iniziamo proprio dalla rappresentativa sarda rivisitando le scelte ufficiali: assenti nelle prime convocazioni, due big come Sirigu e Barella rinforzano un undici allenato da un nuorese doc come l’ex jolly "Magic Box". Non c’è Cossu (ritirato) ma non mancano nemmeno alternative come Burrai e Dametto, Biancu e Ragatzu fino a Cocco

LOMBARDIA (4-3-3): Consigli; Calabria, Caldara, Acerbi, Biraghi; Gagliardini, Tonali, Baselli; Cutrone, Belotti, Gabbiadini. CT: Roberto Donadoni. Forte l’impronta bergamasca nella selezione lombarda dall’allenatore a quattro titolari, tuttavia in campo trovano spazio certezze della Serie A eccezion fatta per l’enfant prodige Tonali in forza al Brescia. Panchina dagli ottimi sostituti: Conti e Darmian sulle fasce, Parolo e Verdi in mediana, Matri e Lasagna per dare il cambio agli attaccanti

CAMPANIA (4-3-3): Donnarumma; D’Ambrosio, Pisacane, Izzo, Criscito; Nocerino, Lodi, Mandragora; Quagliarella, Immobile, Insigne. CT: Vincenzo Montella. Davvero completa la Nazionale campana affidata all’Aeroplanino, originario di Castello di Cisterna: attacco atomico e difesa affidabile a partire da Gigio tra i pali, forse è il centrocampo il reparto più vulnerabile. Qualora servissero delle alternative, la panchina presenta giovani di prospettiva (Brignola e Pezzella) e veterani come Mirante, Abate e Schiattarella

LAZIO (4-3-3): Perin; De Silvestri, Bonucci, Romagnoli, Zappacosta; Florenzi, De Rossi, Pellegrini; Candreva, Caprari, Politano. CT: Claudio Ranieri. Tre reparti su quattro orbitano da tempo in chiave Azzurra, colore che diventa celeste nello stemma della regione Lazio nonostante un centrocampo interamente romanista. Attacco leggero ma di talento, non vi convince? Chissà cosa ne pensa un romano doc come Claudio Ranieri magari affiancato da Mazzone: D’Alessandro e Ciciretti i sostituti come Peluso e Cataldi

TOSCANA (3-5-2): Buffon; Rugani, Chiellini, Mancini; Piccini, Giaccherini, Zaniolo, Bernardeschi, Di Francesco; Pavoletti, Pazzini. CT: Marcello Lippi. Difesa di ferro, mediana ricca di qualità e un attacco costituito da bomber di razza: non manca nulla alla selezione toscana nemmeno in panchina. Affidiamo al viareggino Lippi una guida ambita pure da Allegri, Sarri e Spalletti, panchina dove trovano spazio pedine in tutti i reparti: Cragno e Viviano, Barzagli e Tonelli, Di Lorenzo e Capezzi fino ad Alino Diamanti

EMILIA-ROMAGNA (4-3-1-2): Gollini; Adjapong, Magnani, Ferrari, Santon; Cigarini, Valdifiori, Benassi; Saponara; Borini, Cerri. CT: Carlo Ancelotti. Tanto Sassuolo in difesa, esperienza e tasso tecnico a centrocampo oltre ad un attacco dai colpi speciali: se la mano dalla panchina è quella di Carletto, inoltre, la rappresentativa emiliana potrebbe davvero stupire. E non mancano alternative pronte a subentrare: Andreolli, Gamberini e Costa in difesa, Dessena e Biondini a centrocampo fino a Siligardi in avanti

SICILIA (4-2-3-1): Alastra; Sampirisi, Terranova, Fazio, Mazzotta; Crimi, Crociata; La Gumina, Calaiò, Di Gaudio; Balotelli. CT: Pasquale Marino. Gli appassionati di Serie B riconosceranno tanti nomi della rappresentativa siciliana, squadra dove spiccano le candidature di Calaiò e soprattutto Super Mario: l’accento è bresciano ma la nascita lo riporta a Palermo nel 1990. Balotelli si mette quindi a disposizione di Pasquale Marino come Di Chiara e Crivello, Ragusa e Monachello oltre a Rizzo e Torregrossa

PIEMONTE (4-2-3-1): Pinsoglio; Cacciatore, Bernardini, Ariaudo, Barreca; Marchisio, Marrone; Edera, Giovinco, Parigini; Kean. CT: Gian Piero Gasperini. Il calcio del Gasp e diversi giovani pronti a mettersi in mostra: la combinazione tutta piemontese tra panchina e campo può davvero lasciare il segno con uomini d’esperienza del calibro di Marchisio e Giovinco. Indichiamo in alternativa due attaccanti come Maccarone e Lapadula, pedine utili come i vari Montipò e Gerbo, Schiavone e Cassani fino ad Acquafresca

LIGURIA (4-3-3): Fiorillo; Zampano, Raggi, Poli, Gagliolo; Sturaro, Barberis, Maggiore; Chiesa, Pellegri, El Shaarawy. CT: Gian Piero Ventura. Immaginate se l’ex selezionatore Azzurro riuscisse a riscattarsi con la Nazionale della sua terra: certamente non gli mancherebbe la materia prima, soprattutto con un tridente da sogno pronto a fare sfracelli. Alle spalle dei titolari in attacco scalpitano Ganz e Marras, loro come i vari Masi e Sabbione, Vignali e Ranieri, Bruccini e Cassata fino a Firenze e Rolando

VENETO (3-5-2): Cordaz; Varnier, Gastaldello, Bettella; Lazzari, Rigoni, Valoti, Poli, Pasqual; Vido, Meggiorini. CT: Alberto Malesani. Più volte ha espresso il desiderio di tornare in panchina, ecco quindi che il veronese Malesani è pronto a guidare i suoi migliori conterranei: l’era storica vieta il ricorso a Baggio e Del Piero, tuttavia l’undici base mescola esperienza e talenti come la coppia Lazzari-Vido. E qualora le scelte non vi soddisfino, potete attingere da Marchetti e Maggio, Rossettini e Gazzi fino a Bocalon e Pasquato

CALABRIA (4-3-3): Guarna, Belmonte, Maietta, Bellusci, Porcino; Faragò, Missiroli, Barillà; Berardi, Floccari, Garritano. CT: Gennaro Gattuso. Da Corigliano Calabro alla rappresentativa della sua terra il passo è breve per Rino, allenatore che confida soprattutto nell’estro di Domenico Berardi. Non manca la malizia in campo e nemmeno in panchina: Rosina e Cacia sono due veterani del calcio italiano, gol nelle proprie corde come Ceravolo e Iemmello. E per completare le alternative ci sono Cosenza, Viola, Cascione e Statella

MARCHE (3-4-3): Andrenacci; Ligi, Romagna; Tonucci; Giorgi, Sensi, Bonaventura, Felicioli; Marilungo, Destro, Orsolini. CT: Roberto Mancini. Ci prendiamo la licenza di trasferire il "Mancio" dalla panchina Azzurra a quella marchigiana, lui che è nato 54 anni fa a Jesi e prende in custodia i suoi corregionali. I giocatori più talentuosi sono Sensi, Bonaventura e Orsolini, quest’ultimo compagno di Destro al Bologna. E in panchina non manca l’esperienza di Rossi né il peso specifico delle punte Vrioni e Melchiorri

UMBRIA (3-4-3): Zandrini; Lucioni, Ceppitelli, Ranocchia; Beghetto, Cancellotti, Magnanelli, Spinazzola; Falcinelli, Okaka, Giacomelli. CT: Serse Cosmi. Ha appena ritrovato un incarico in Serie B al Venezia, ma siamo certi che un perugino doc come Serse non disdegnerebbe la panchina della sua Umbria. Selezione degnamente assortita dalla difesa all’attacco, forse è il cuore di un centrocampo improvvisato l’anello debole della squadra. Per mettere mano ai cambi le alternative sono gli esperti Casoli e Marchi

ABRUZZO (3-5-2): Iacobucci; M. Ciofani, Capuano, D’Orazio; Croce, Del Pinto, Verratti, Dezi, Martella; D. Ciofani, Di Massimo. CT: Marco Giampaolo. Il ballottaggio in panchina era tra Eusebio Di Francesco e l’allenatore della Samp, preferito per il trend della stagione e la qualità del suo calcio. Lo immaginiamo alla guida di una buona formazione dove spiccano le geometrie di Verratti, leader indiscusso del suo Abruzzo. Guardando in panchina i nomi sono quelli di Zanon e Mammarella, Quaranta e Del Grosso fino a Di Matteo

PUGLIA (4-3-3): Perina; Balzano, Pagliarulo, Luperto, Di Noia; Castrovilli, Di Tacchio, Thiago Alcantara; Caputo, Pellè, Inglese. CT: Antonio Conte. Nessun dubbio sull’assegnazione della panchina pugliese, rappresentativa orfana del ritirato Cassano ma esaltata dall’adottato Thiago Alcantara: figlio di Mazinho e nato a San Pietro Vernotico (Brindisi), lo spagnolo ha i requisiti per trovare spazio. E dalla panchina possono alzarsi i vari Falco e Galano, Mesto e Agnelli, Bellomo e Scalera fino a Carretta e Loiacono

TRENTINO-ALTO ADIGE (3-4-3): Tozzo; Pinton, Ravanelli, Stefani; Fiamozzi, Depaoli, Scavone, Benedetti; Laner, Pinamonti, Fischnaller. CT: Rolando Maran. Nato e cresciuto a Trento, l’attuale allenatore del Cagliari prende in mano la rappresentativa della sua terra dove non mancano buone individualità: da tenere d’occhio i giovanissimi Depaoli e Pinamonti, quest’ultimo attaccante 19enne del Frosinone in prestito dall’Inter. Si può ritoccare la formazione base con gli ingressi di Furlan e Reinthaler

FRIULI-VENEZIA GIULIA (4-3-3): Meret; Padoin, Berra, Riccardi, Calderoni; Scozzarella, Crisetig, Cristante; Diaw, Petagna, Strizzolo. CT: Fabio Capello. Tantissimo talento in proporzione all’estensione del territorio dove a Pieris nacque un allenatore di livello assoluto come Don Fabio. Alla sua guida affidiamo giovani talentuosi (Meret, Cristante e Petagna) accompagnati da giocatori più che affidabili. Non mancano alternative tra i pali (Scuffet e Provedel) così come in campo tra Fabbro e Forte, Piu e Corazza

VALLE D’AOSTA (4-3-1-2): Pomat; Vuillermoz, Bonel, Glarey, De Ceglie; Amato, Pramotton, Favre; De Cello; Pellissier, Grenier. CT: Roberto Cretaz. Ex centrocampista di Monza, Novara e Pro Vercelli tra le altre, il 41enne aostano si è trasferito in panchina ed eredita pertanto la rappresentativa valdostana ovvero la regione più piccola d’Italia. Inevitabilmente i giocatori di spicco rispondono a Paolo De Ceglie (attualmente svincolato) e all’infinito Sergio Pellissier, 39enne attaccante e leader del Chievo

BASILICATA (3-4-3): Fortunato; Rocco Sabato, Giosa, Roberto Sabato; Petagine, Salvia, De Lorenzo, Nolè, Sansone, Plasmati, Zaza. CT: Luigi De Canio. Basterà la mano dell’allenatore materano per rendere giustizia alla rappresentativa della sua regione? Il reparto più interessante non può che essere il tridente con Gianluca Sansone, Gianvito Plasmati e soprattutto Simone Zaza da Metaponto: è proprio all’attaccante del Torino che spetta il contributo realizzativo dopo aver segnato dalla Serie A alla Spagna

MOLISE (5-3-2): Biasella; Di Lonardo, Pifano, Perrotta, Magri, Litterio; Di Lollo, Fazio, Minchillo; Esposito, Antenucci. CT: Pierluigi De Bellis. Panchina affidata all’allenatore originario di Isernia e un solo vero condottiero: parliamo di Mirco Antenucci, 34enne attaccante di Termoli da una vita in gol dalla B all’Inghilterra fino alla Serie A con la Spal. Non può che essere lui il leader di una squadra dove le individualità professionistiche rispondono al difensore Perrotta (Pescara) e alla punta Esposito finito in D