Mondiali femminili. Inghilterra, Kirby ricorda la madre e si commuove

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La numero 10 inglese protagonista al termine della sfida Mondiale contro l'Argentina. La Nazionale ottiene la qualificazione e lei scoppia in lacrime pensando alla madre, morta anni fa e che ieri avrebbe festeggiato il compleanno

L'INGHILTERRA BATTE L'ARGENTINA E VOLA AGLI OTTAVI

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Tra le Nazionali che hanno già staccato il pass per gli ottavi di finale del Mondiale femminile c'è anche l'Inghilterra. Le ragazze di Phil Neville hanno battuto di misura l'Argentina e sono rimaste a punteggio pieno nel girone D. Al fischio finale una delle punte di diamante della squadra, Fran Kirby, è scoppiata in lacrime. Merito della qualificazione, ma non solo. La numero 10 inglese, infatti, si è commossa pensando alla madre, scomparsa quando lei aveva 14 anni a causa di un ictus. Venerdì, la sera in cui si è giocato l'incontro, non era inoltre una giornata casuale perché proprio il 14 giugno la mamma della Kirby avrebbe festeggiato il compleanno. L'attaccante della Nazionale dei Tre Leoni avrebbe voluto celebrare il passaggio del turno - uno dei traguardi più importanti raggiunti in carriera - in sua compagnia, ed è per questo motivo che alla fine del match non è riuscita a trattenere il suo pianto liberatorio. La punta del Chelsea aveva già fornito un ricordo speciale della madre quando, lo scorso anno, aveva centrato il double (Super League e Fa Cup) con la maglia dei Blues. "Tutto quello che volevo fare in quel momento era una telefonata - erano state le sue parole -. E c'era solo una persona con la quale avrei voluto condividere quella gioia. Purtroppo sapevo di non poterlo fare. Vedermi vincere l'avrebbe resa felice. Mi manca". La giocatrice inglese, visibilmente commossa, è stata consolata dalle compagne di Nazionale e da Phil Neville. "Oggi (ieri ndr) è stato difficile per lei - ha dichiarato il Ct nel post partita -. Era il compleanno di sua madre, morta quando era giovane. Le ho detto che sarebbe stata orgogliosa di lei. Noi siamo una famiglia: quando piange una, piangiamo tutti".