Nella prima partita del girone Argentina subito ko: decidono un golasso di Roger Martinez (dentro per l'infortunato Muriel al 14') e la rete di Duvan Zapata nel finale. Male Messi nella prima frazione, meglio nella ripresa tutta la squadra di Scaloni, che incassa il gol dell'1-0 nel suo miglior momento. Un tempo per de Paul, novanta minuti in panchina per Dybala e Lautaro
ARGENTINA-COLOMBIA 0-2
71' R. Martinez, 86' D. Zapata
ARGENTINA (4-2-3-1): Armani; Saravia, Pezzella, Otamendi, Tagliafico; G. Rodriguez (67' G. Pizarro), Paredes; Lo Celso, Messi, Di Maria (46' de Paul); Aguero (79' M. Suarez). Ct. Scaloni
COLOMBIA (4-3-3): Ospina, Medina, Mina, D. Sanchez, Tesillo; Cuadrado (64' Lerma), Barrios, Uribe; James Rodriguez, Falcao (81' D. Zapata), Muriel (14' R. Martinez). Ct. Queiroz
Ammoniti: Falcao (C), G. Rodriguez (A), Saravia (A), Paredes (A), Cuadrado (C), D. Zapata (C), Lerma (C)
L'Argentina rivede i soliti fantasmi. Nuovo appuntamento da non fallire e prima delusione. Roger Martinez apre, interrompendo un digiuno da 565 minuti (era il 2011) dei Cafeteros contro l'Albiceleste; poi Duvan Zapata chiude, sulla scia di una stagione fantastica con l'Atalanta proseguita anche con la maglia della sua nazionale. Risultato finale di 2-0 che premia la squadra di Queiroz, e affonda un'Argentina bruttina nel primo tempo e di poco più coraggiosa nella ripresa, migliorata anche dall'ingresso in campo al 46' di Rodrigo de Paul. Messi, invece, non si fa vedere nei primi 45' e accende il motore solo nella ripresa, avvicinandosi però alla rete soltanto in una circostanza. Troppo poco per lui e per tutta la sua squadra che ha sfidato un'ottima Colombia, aggressiva nel pressing e cinica nel segnare nella ripresa (dopo un paio di occasioni nel primo tempo) proprio nel miglior momento degli avversari, mentre Lautaro Martinez e Dybala guardavano dalla panchina per novanta minuti la sconfitta. Messi&Co escono così dal campo applaudendo il sostegno dei propri tifosi e con qualche piccola certezza in più sul piano del gioco vista nella ripresa, ma la prossima sfida (contro il Paraguay) sarà già un dentro-fuori.
La partita
Nelle formazioni ufficiali non ci sono novità. Scaloni, che aveva annunciato il suo XI di partenza già dalla conferenza della vigilia, punta sul tridente Messi-Aguero-Di Maria, e lascia in panchina Dybala e Lautaro Martinez (oltre a Musso e De Paul): l'unico dei cinque rappresentanti della Serie A in campo dal 1' è così German Pezzella, capitano della Fiorentina e compagno di Muriel, titolare nei Cafeteros ma costretto al forfait dopo appena 14 minuti per infortunio. Insieme a lui, nel 433 disegnato da Queiroz, anche Cuadrado e Ospina, con i cugini Cristian e Duvan Zapata inizialmente in panchina.
Quindi l'inizio del match, che sembra essere argentino anche se la spinta dei giocatori dell'Albiceleste si spegne dopo meno di dieci minuti. Messi prova uno spunto sulla destra ma non trova compagni in mezzo, mentre Aguero ci prova ma viene fermato da Ospina in uscita (e dal fuorigioco). Nessun vero pericolo fino a quando a provarci non è la Colombia, che ha nel neo entrato Roger Martinez (per Muriel al 14') il più pericoloso dei suoi. Al 16' l'attaccante dei messicani dell'América riceve una sponda di petto da Falcao e sfiora il palo col destro in area. Mentre al 40' ricambia il favore al suo capitano servendolo con un cross basso dalla destra (tiro del 9 ribattuto). Unici due squilli di un primo tempo dove la squadra di Scaloni ha faticato non poco a creare gioco e - non a caso - le statistiche raccontano di un solo tiro dell'Albiceleste, zero palloni toccati nell'area avversaria e zero passaggi scambiati nei primi 45' tra Messi e Aguero; merito anche del pressing alto orchestrato da Queiroz.
Nella ripresa, dunque, subito un cambio per provare a migliorare le cose: fuori a sorpresa Di Maria e dentro Rodrigo de Paul per provare a collegare meglio centrocampo e attacco. I primi effetti si vedono subito: Paredes ci prova da fuori (largo di poco) e Messi torna ad accendersi venendo chiuso all'ingresso in area da Barrios. Dunque altra botta di Paredes (respinta da Ospina) e grande parata del portiere del Napoli sul colpo di testa in area di Otamendi: la prima vera palla gol per l'Albiceleste (con annesso tentativo di tap in di Leo fuori di poco). Una doppia chance che, in realtà, diventa preludio al gol della Colombia: James sventaglia sulla sinistra e il solito Roger Martinez illumina. Controllo, dribbling e gran destro sul secondo palo. A quel punto ecco i fantasmi degli argentini: Scaloni toglie Aguero a dieci dalla fine (dentro Matias Suarez) e nella Colombia entra Duvan Zapata. Proprio l'atalantino chiude un'azione da lui iniziata con una deviazione in area su cross dalla sinistra di Lerma. È il game set and match della Colombia. Mentre l'Argentina dovrà rialzare la testa il prima possibile.
Meglio la Colombia nei primi 45 minuti della partita, ma il risultato è ancora fermo sullo 0-0. L'Argentina parte forte ma poi si spegne quasi subito: Messi tenta uno spunto sulla destra dopo cinque minuti e poi crea poco altro.