
Copa Libertadores, la top 11: Tevez e l'ex Milan Gomez tra i migliori giocatori
Secondo titolo nella competizione sudamericana per il Palmeiras, vittorioso 1-0 nella finale tutta brasiliana contro il Santos. Verdetto ufficiale e miglior undici stilato dalla Conmebol, dove trovano spazio un recentissimo colpo di mercato e due ex Serie A dalle carriere diverse. Ecco tutte le scelte schierate con il 4-3-3

PORTIERE: WEVERTON (Palmeiras)
Iniziamo dai pali e dal numero uno del Verdão campione, classe 1987 e dal 2018 in forza al club. Portiere affidabile, solo 6 gol concessi in 13 partite nella competizione (ben 8 i suoi clean sheet). Con la Seleçao ha vinto un oro olimpico (Rio 2016) e disputato 4 gare con il Ct Tite

TERZINO DESTRO: GONZALO MONTIEL (River Plate)
Avventura conclusa in semifinale per i Millonarios, eliminati proprio dal Palmeiras nonostante la spinta del laterale 24enne. Un giocatore ormai pronto per il salto in Europa, prodotto del vivaio del club dove ha già superato le 100 partite ufficiali. Per lui un gol e ben 6 assist nella Libertadores 2020

DIFENSORE CENTRALE: LUCAS VERISSIMO (Santos)
In realtà la squadra d’appartenenza è diventata il Benfica, che l’aveva già ufficializzato questo inverno investendo 6,5 milioni di euro (tra i più onerosi al mondo nella sessione di mercato). Sarà il debutto in Europa per il 25enne cresciuto ed esploso nel Santos, fisico e profilo da tenere d'occhio

DIFENSORE CENTRALE: GUSTAVO GOMEZ (Palmeiras)
Fascia di capitano al braccio (complice la partenza dalla panchina di Felipe Melo) e trofeo sollevato dal centrale paraguaiano, classe 1993 protagonista nella difesa bunker del Palmeiras. Qui era arrivato nel 2018, quasi 100 presenze raggiunte e due gol nella competizione per chi in Italia aveva deluso…

Ebbene sì, perché Gomez diventava il primo paraguaiano nella storia del Milan nell’estate 2016. Affare da 9,5 milioni di euro con il Lanus, maglia numero 15 e parentesi italiana da dimenticare. Furono 20 le gare totali con i rossoneri, solo una nella seconda stagione con Montella e Gattuso prima dell’addio. Evidentemente la Serie A non faceva per lui

TERZINO SINISTRO: MATIAS VIÑA (Palmeiras)
A completare la difesa un altro compagno di Gomez, terzino uruguaiano a segno due volte (una nell’andata contro il River Plate) e con tre assist a referto. Prodotto del Nacional, pagato 5,5 milioni di euro dal Verdão e un impatto decisivo dal Brasile alla Copa Libertadores

CENTROCAMPISTA: GABRIEL MENINO (Palmeiras)
Altro giocatore della squadra di Abel Ferreira, classe 2000 che fa della duttilità l’arma in più. Da sempre legato al Palmeiras, rivelazione nel torneo con tre pesantissimi gol dalla fase a gironi ai quarti di finale. Una presenza fissa nell’undici titolare, così come nella top 11 della Conmebol

CENTROCAMPISTA: ENZO PEREZ (River Plate)
L’esperienza premia invece in regia il 34enne argentino, centrocampista che ha già giocato in Europa (Benfica e Valencia) e che giocò da titolare la finale mondiale del 2014 persa contro la Germania. È tornato in patria nel 2017, dove l’anno seguente vinse proprio la Libertadores con i Millonarios

CENTROCAMPISTA: YEFERSON SOTELDO (Santos)
C’è spazio anche per il 23enne venezuelano, talento in miniatura (160 centimetri) che da due anni gioca in Brasile. Giocatore dalla vocazione offensiva (trequartista o esterno offensivo), adattato a centrocampo dove porta colpi e classe: due gol e altrettanti assist per lui nel torneo

ALA DESTRA: MARINHO (Santos)
A dare spettacolo insieme a Soteldo è il trentenne brasiliano, ala che vive una stagione da 20 gol totali tra campionato e Copa Libertadores (quattro segnati). Una carriera vissuta in patria ad eccezione della stagione 2017/18 in Cina (Changchun Yatai), ma è al Santos che sta mostrando davvero continuità

CENTRAVANTI: SANTOS BORRÉ (River Plate)
Secondo solo a Fidel Martinez (Barcelona) per gol segnati nel torneo, 7 contro 8, ecco il 25enne colombiano che non ha convinto nella sua prima vita europea. L'Atletico Madrid investì 5 milioni di euro nel 2015, male nel prestito al Villarreal (4 reti in 30 presenze) prima del trasferimento in Argentina. Un torneo da protagonista per La Máquina, peccato per la beffa in semifinale col Palmeiras

ALA SINISTRA: CARLOS TEVEZ (Boca Juniors)
Non poteva mancare l’Apache, uno che ha scritto la storia in carriera tra gol (oltre 300) e una bacheca infinita di titoli. Non è arrivata la sua seconda Copa Libertadores (la prima nel 2003 proprio col Boca), negata in semifinale dal Santos per Carlitos dopo tre gol segnati. Contratto in scadenza a giugno per il 36enne Tevez, un idolo alla Bombonera