Atalanta, la rosa e i giocatori che sfiorarono l'impresa in Coppa delle Coppe nel 1987/88
Prima volta sul tetto d'Europa per la Dea, un'impresa sfiorata 34 anni prima in una stagione irripetibile a Bergamo. Era la squadra di Mondonico, iscritta alla Serie B ma arrivata a un passo dalla finalissima in Coppa delle Coppe negata dal Malines. Un cammino memorabile per una città intera: ecco la storia dell'Atalanta 1987/88 e i volti dei protagonisti attraverso le figurine Panini
di Luca Cassia
- Una qualificazione ottenuta la stagione precedente, quella della retrocessione col penultimo posto e Sonetti in panchina. Già, perché i nerazzurri avevano giocato (e perso) la finale di Coppa Italia contro il Napoli campione d'Italia destinato in Coppa dei Campioni. Ecco perché la squadra di Mondonico, poi promossa a fine stagione all'ultimo respiro, si prese la ribalta continentale spingendosi fino alla semifinale di Coppa delle Coppe. Una cavalcata indimenticabile per i tifosi dell'Atalanta
- Il primo turno è storia sul campo del Merthyr Tydfil, formazione dilettantistica gallese dove brillava David Webley, professione imbianchino e atteso dall'esame della patente che gli fece saltare l'allenamento della vigilia. Due autoreti nerazzurre costarono la clamorosa vittoria dei padroni di casa (2-1), ribaltata a Bergamo da Garlini e Cantarutti. Stesso discorso contro l'OFI Creta: 1-0 a Salonicco per i greci, 2-0 casalingo con Nicolini e Garlini. La Dea s'iscrive tra le otto migliori della competizione, ma non è ancora finita…
- Denominatore comune tra la squadra di Gasperini e quella di Mondonico, big portoghese già incrociata al debutto assoluto in Europa nel 1963. Andata a Bergamo con il rassicurante 2-0 targato Nicolini e Cantarutti, successo preceduto dalla magica notte al José Alvalade: davanti a 70mila tifosi e nonostante i diversi infortunati, i nerazzurri strappano l'1-1 (ancora Cantarutti all'82') e conquistano la semifinale. Delirio in aeroporto al ritorno della Dea, protagonista della favola meno attesa sotto gli occhi di tutta l'Italia
- Già, perché la piccola Atalanta era rimasta l'unica rappresentante italiana in Europa dopo le eliminazioni di Napoli, Milan, Inter e Verona. Di fronte il Malines (Mechelen in fiammingo) e del leggendario portiere Preud’Homme, che vince 2-1 sul proprio campo nonostante il gol di Stromberg e l’errore di Nicolini. Il 20 aprile 1988 si gioca il ritorno all'Atleti Azzurri d'Italia con oltre 37mila tifosi presenti: Garlini illude su rigore, sogno spezzato dal palo di Fortunato e dal 2-1 in rimonta dei belgi.
- Stagione 1987/88: 4° posto in Serie B (promozione), semifinale in Coppa delle Coppe
- È scomparso il 29 marzo 2018 a 71 anni, addio all'allenatore che ha unito gli appassionati di calcio per carattere e passione. Specialista in promozioni in Serie A (cinque), legatissimo alla 'sua' Cremonese e all'Atalanta come al Torino, il "Mondo" è ricordato con affetto in tutte le squadre che ha guidato
- Stagione 1987/88: 51 presenze
- Oggi: ex dirigente di Solbiatese e Voghera, è procuratore e osservatore nelle serie minori
- Stagione 1987/88: 47 presenze, 2 gol
- Oggi: è il responsabile del settore giovanile del Campobasso, incarico preceduto dal ruolo di allenatore dei ragazzi della Rappresentativa molisana
- Stagione 1987/88: 46 presenze
- Oggi: capitano di quell'Atalanta, è stato direttore generale proprio della Dea negli anni '90 durante la prima era Percassi
- Stagione 1987/88: 48 presenze, 3 gol
- Oggi: è allenatore nelle giovanili dell'Arzignano, lui che in precedenza aveva svolto incarichi a Vicenza (allenatore e coordinatore sportivo) oltre al ruolo di vice di Emiliano Mondonico dal Napoli all'AlbinoLeffe
- Stagione 1987/88: 45 presenze
- Oggi: è coordinatore della Milan Soccer Academy Australia a Sydney, dove aveva chiuso col calcio giocato e iniziato la vita da allenatore
- Stagione 1987/88: 44 presenze, 4 gol
- Oggi: è un opinionista televisivo, rimasto legatissimo a Bergamo dove vive e si sposta all'estero per gli impegni lavorativi. Appassionato di cucina italiana, ha lanciato in Svezia un marchio di prodotti nostrani che porta il suo nome
- Stagione 1987/88: 30 presenze, 2 gol
- Oggi: è un dirigente e allenatore, ultimo ruolo nelle giovanili della Vis Pesaro dopo essere stato responsabile del settore giovanile del Rimini
- Stagione 1987/88: 28 presenze, 2 gol
- Oggi: bergamasco doc, allena i ragazzi nella 'sua' Dalmine
- Stagione 1987/88: 16 presenze
- Oggi: è un ex allenatore, parentesi dalle tantissime esperienze dalla Nazionale italiana alla Fiorentina dove ha annunciato il suo ritiro nel 2021
- Stagione 1987/88: 48 presenze, 13 gol
- Oggi: è un allenatore, rimasto legato a Bergamo dove è un volto noto tra le panchine della provincia
- Stagione 1987/88: 45 presenze, 22 gol
- Oggi: è un opinionista televisivo e responsabile del settore giovanile nell'hinterland bergamasco, lui che è stato anche allenatore nella 'sua' Bergamo e team manager del Padova
- Stagione 1987/88: 31 presenze, 7 gol
- Oggi: è stato osservatore e responsabile dell'area tecnica con Atalanta, Valencia, Lecce, Celta Vigo e Vicenza
- NELLO MALIZIA (portiere): 0 presenze
- GIANPAOLO ROSSI (difensore): 34 presenze
- COSTANZO BARCELLA (difensore): 32 presenze
- ANDREA SALVADORI (difensore): 28 presenze
- LUIGINO PASCIULLO (difensore): 8 presenze
- CARLO OSTI (difensore): 6 presenze
- DIEGO CAVERZAN (difensore): 1 presenza
- VALTER BONACINA (centrocampista) 37 presenze, 3 gol
- GIUSEPPE COMPAGNO (attaccante): 17 presenze, 3 gol
- GIUSEPPE INCOCCIATI (attaccante): 10 presenze