Jupp Heynckes ammette di aver dormito per la prima mezz’ora di Bayern-Schalke, partita dell’ultima giornata di Bundesliga. L’allenatore tedesco non era in panchina causa febbre. Nella conferenza pre partita commenti anche sul recupero di Neuer e su Real-Psg
BUNDESLIGA, RISULTATI E CLASSIFICA
Si dice che quando una squadra sia ben collaudata un allenatore non debba nemmeno dare indicazioni durante la partita. Perché i giocatori in campo sanno già cosa fare, e allora si può rimanere tranquillamente seduti in panchina. Qualcosa di simile è capitato anche a Jupp Heynckes, che da quando ha preso in mano il Bayern Monaco dopo l’esonero di Ancelotti ha vinto 20 partite delle 21 giocate, compresa l’ultima contro lo Schalke dove non era nemmeno in panchina. La febbre lo aveva costretto al forfait, e a stringere la mano di Domenico Tedesco ci è andato Peter Hermann, il suo vice. Ma quello che fa ancora più notizia è quello che ha rivelato lo stesso allenatore dei bavaresi nell'ultima conferenza stampa: “Lo scorso sabato non stavo bene, e sono andato a dormire intorno alle 16.15 (la partita iniziava alle 18.30, ndr), sapete a che ora mi sono svegliato? Alle 19, e la squadra era già in campo da 35 minuti. Per questo mi sono sentito in colpa”.
A tutto Heynckes
Clamoroso, vero, perché - per quanto febbricitante - la fiducia nella propria squadra sembra andare oltre ad ogni limite per il settantaduenne Heynckes. Tanto da non seguire nemmeno dalla tv i suoi giocatori. La partita il Bayern la vincerà 2-1 con i gol di Lewandowski e Muller, confermando il primo posto con 18 lunghezze di vantaggio sul Lipsia secondo in classifica. Detto dunque del sonnellino, qualche altra battuta per l’allenatore dei campioni in carica anche sul recupero di Neuer, out dallo scorso settembre per la frattura del metatarso: “Sono assolutamente convinto che tornerà a giocare già in questa stagione e sarà al Mondiale - ha detto Heynckes - lo rispetto tantissimo sia come portiere che come persona. Sta lavorando duramente per ritornare in forma, sia fisicamente che psicologicamente”. Infine un commento sulla super sfida di Champions tra Real e Psg: “Penso che il Psg abbia giocato bene per 83 minuti. Poi però gli sono mancati i dieci minuti finali, dove il Real ha ribaltato la partita. Ronaldo è in una condizione straordinaria e a volte ha anche fortuna e finisce per far gol col ginocchio o con la pancia. Quello che ha penalizzato il Psg è stata la mancanza di esperienza e tradizione in Champions League. Il Madrid ne ha molta, e alla fine ha fatto la differenza”.
Jupp Heynckes è alla sua terza esperienza sulla panchina del Bayern Monaco (quarta contando anche le cinque partite tra aprile e giugno del 2009). Con i bavaresi ha già vinto 3 volte il campionato tedesco e la Champions League nel 2013.