Festa fuori casa: l'abitudine del Bayern a vincere il titolo in trasferta
BundesligaVincendo contro l'Augsburg, il Bayern Monaco potrebbe conquistare il suo sesto titolo consecutivo, ancora una volta in trasferta. Quasi una tradizione, ormai: perché sembra incredibile, ma all'Allianz Arena non è mai riuscito a festeggiarne uno
Mettetevi nei panni dei poveri tifosi del Bayern Monaco, che dal 2012 a oggi vincono il campionato ogni anno e si apprestano a festeggiare il sesto di fila. Una festa dopo l’altra, anno dopo anno, ma – e qui sta la punta di amarognolo – sempre in trasferta. È lo strano e beffardo destino della squadra più titolata di Germania, 27 titoli in bacheca (quasi 28), ma dal 2000 a oggi mai la soddisfazione di uno vinto davanti al proprio pubblico, giocando in casa la partita che assegna il titolo aritmeticamente.
La tradizione, con ogni probabilità, si rinnoverà anche quest’anno, per il sesto consecutivo, dato che al Bayern basta la vittoria contro l’Augsburg per diventare campione e che questa arriverà… sul campo dell’Augsburg. È la storia degli ultimi 11 (quasi 12) Meisterschale dei bavaresi, celebrati lontano da casa, con feste gioiose come può esserlo una festa in uno stadio che non è il tuo. C’è di peggio, sospirerà qualcuno. Ne siamo convinti, ma sappiate che in casa (ops) Bayern ci soffrono.
Pensate che l’Allianz Arena, inaugurata nella stagione 2005-2006, è stata il teatro di ben 8 (quasi 9) campionati vinti, ma non è mai riuscita a ospitare la “festa scudetto”, quella che nasce in maniera spontanea al termine della partita che dà la matematica certezza del titolo. Per non parlare del 2012: Monaco è la sede della finale di Champions e il Bayern ha l’occasione di farsi perdonare tutte quelle feste mancate alzando al cielo dell’Allianz la coppa più prestigiosa, ma si fa beffare meravigliosamente da Drogba, perdendo la Champions ai rigori.
Festa all'Audi Sportpark di Ingolstadt, nel 2016: con tutto il rispetto, non è l'Allianz Arena
Persino Muller, generalmente tra i più scatenati quando c'è da far festa, sembra aver nostalgia di casa
Dalla stagione successiva il Bayern ha cominciato a dominare la Bundesliga senza pietà: nell’aprile del 2013 festeggia il titolo a Francoforte, grazie all’1-0 sul campo dell’Eintracht, l’anno dopo ci si sposta a Berlino (3-1 all’Hertha), con la truppa di Guardiola che alza i boccali già a marzo, con 7 giornate d’anticipo. Ancora più “triste” (per quanto possa essere triste collezionare un successo dopo l’altro) il contesto nel 2015, quando il Bayern festeggia sì in casa, ma sul divano. Tutta colpa del Wolfsburg secondo in classifica, che gli rovina i piani andando a perdere contro il ‘Gladbach: il Bayern si ritrova campione senza nemmeno dover scendere in campo, avendo già vinto il giorno prima contro l’Hertha (ulteriore beffa: giocava in casa, quella volta). Difficile che qualcuno si sia lamentato, invece, nel 2016: una doppietta di Lewandowski sul campo dell’Ingolstadt regala al Bayern la vittoria per 2-1 e il titolo con appena una giornata d’anticipo, cosa piuttosto inusuale in Bundesliga e per il club bavarese in particolare. E veniamo infine alla passata stagione: 0-6 è il prefisso di Wolfsburg, vittoria rotonda su un altro campo nemico e nuova “festa-scudetto” davanti ai tifosi avversari, in attesa di presentarsi con una settimana di ritardo davanti ai propri.
Persino a Kaiserslautern hanno visto più feste del Bayern che a Monaco, dato che a cavallo tra il 2005 e il 2006 due titoli consecutivi vennero vinti proprio su quel campo, all’epoca ritenuto una sorta di talismano. Per rompere la “maledizione” una soluzione ci sarebbe, a dir la verità: rimandare il verdetto di una settimana, cercando di non uscire vincitori dal campo dell’Augsburg. Il problema è che, ne siamo certi, se anche si verificasse ciò lo Schalke secondo in classifica (e impegnato poche ore dopo) riuscirebbe nell’impresa di suicidarsi contro il derelitto Amburgo, consegnando il titolo al Bayern mentre è in pullman, sulla strada del ritorno. Sarebbe comunque una novità.