Norimberga, festa promozione a "suon" di... Juve: i giocatori cantano l'inno bianconero. VIDEO
BundesligaI giocatori hanno conquistato il ritorno in Bundes dopo quattro anni di assenza, e sul pullman inizia la festa. Tra i tanti cori ci sono anche le note dell'inno bianconero "Juve storia di un grande amore". Ecco il motivo
Juve, storia di un grande amore. Sei parole e una frase che suona spesso allo Stadium, anzi, sempre. Prima e dopo ogni partita, e tra finalissima di Coppa Italia contro il Milan e uno scudetto ormai in tasca le note dell’inno scritto da Alessandra Torre e Claudio Guidetti potrebbero risuonare ancora più alte. Altissime, nel futuro come certamente però anche in un passato da cannibali, almeno in Italia, specie a vedere quegli (ormai) sette campionato vinti in fila. Sarà allora anche per quello, o vuoi per le due finali di Champions raggiunte - una delle quali a Berlino - che anche in Germania conoscono molto bene il motivetto. Oltre 800 chilometri di distanza separano Torino da Norimberga, ma nella festa promozione - che per i tedeschi è significato ritorno in Bundesliga dopo quattro anni di assenza - quella distanza sembra essersi totalmente annullata.
Il coro
Nel video postato dal profilo Facebook del Norimberga si vedono i giocatori fare ritorno a casa dopo l’ultima trasferta vittoriosa (2-0) sul Sandhausen, che ha sancito il ritorno del club tra i grandi di Germania. Sul pullman, prima di iniziare il giro per la città tra due ali di folla, ecco allora il coro che non ti aspetti, proprio: “Juve, storia di un grande amore, bianco che abbraccia il nero…” e così via, cantato proprio dai tedeschi. Il motivo? Enrico Valentini, difensore tedesco sì, di Norimberga e del vivaio del club, ma di chiare origini italiane e tifosissimo della Juventus. È stato allora proprio lui a contagiare i compagni di squadra sulle note dell’inno bianconero, e chissà che - a questo punto - in estate non ne nasca anche un’amichevole tra i due club, all’apparenza, ormai quasi gemellati.
L'intervista dopo la promozione del Norimberga a Enrico Valentini, nel finale c'è anche una domanda in italiano per il terzino