Bundesliga, Haaland fenomenale: tripletta all'esordio con la maglia del Borussia Dortmund

Bundesliga

Gianluigi Bagnulo

Così come accaduto nel suo esordio in Champions con la maglia del Salisburgo, il fenomenale attaccante norvegese si presenta con una tripletta anche nella sua prima partita con il Borussia Dortmund, cominciata tra l'altro dalla panchina 

Una macchina, in Germania, non poteva non funzionare. Perché alla fine di umano, in Erling Braut Haaland, c’è poco. Una macchina da gol, che si conferma all’esordio in Bundesliga, con discreta collaborazione della difesa avversaria. Panchina all’inizio, poi 183 secondi per segnare la prima rete con la maglia del Borussia Dortmund, in quel momento sotto 3-1 contro l’Augsburg, al primo pallone toccato. La doppietta su regalo di Thorgan Hazard, al quale dovrà offrire almeno una cena per l’eccesso di altruismo. La tripletta volando da solo contro la difesa – inspiegabilmente alta – dell’Augsburg. Tre gol in 23 minuti, tripletta all’esordio esattamente come era stato il 17 settembre scorso in Champions League, con la maglia del Salisburgo.

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Colleziona record e palloni, quello della Bundesliga gli mancava e ha voluto rimediare subito. Haaland ha scioccato la Bundesliga in una partita scioccante, mistica, anzi artistica. Due “fratelli d’arte” in campo dall’inizio, Rani Khedira e Thorgan Hazard, due figli d’arte che entrano dalla panchina per fare il loro esordio assoluto col Borussia Dortmund, non solo Haaland ma anche Giovanni Reyna, classe 2002, più giovane statunitense di sempre a esordire in Bundesliga, figlio di quel Claudio leggenda della nazionale USA e ex giocatore del Manchester City. E i papà hanno il loro peso. Quello di Erling Braut, nella trattativa che ha portato il figlio al Borussia Dortmund, ha incassato 8 milioni di commissione. Poi ci sono stati i 20 di clausola rescissoria pagati al Salisburgo, più la commissione di Raiola, operazione da circa 40 milioni totali per portare a Dortmund il ragazzo più desiderato d’Europa. Desiderio realizzato dal BVB con uno stipendio da 8 milioni netti all’anno per il classe 2000 norvegese, eppure i numeri che impressionano non sono questi. Impressionano quelli del campo: 23 partite giocate in stagione, 31 gol. Trentuno. 8 in 6 partite in Champions, 16 in 14 nel campionato austriaco, tre all’esordio in Bundesliga, 4 in Coppa d’Austria per non farsi mancare nulla. Haaland ha travolto le statistiche con lo stesso impeto con cui travolge gli avversari, giocatore moderno, impossibile dire a chi assomigli perché forse non assomiglia a nessuno se non a sé stesso. Forte, fisico, tecnico, mancino, spietato. Un carroarmato, Erling TANK Haaland.

L'esultanza di Haaland dopo il terzo gol contro l'Augsburg - ©Getty

Come dice l’account twitter del Borussia Dortmund, è arrivato in città da tre settimane ma ha già trovato una nuova ragazza: il pallone, primo souvenir del viaggio tedesco. L’ultimo a segnare una tripletta all’esordio col BVB era stato tal Pierre-Emerick Aubameyang, anno 2013. Avversario? Sempre l’Augsburg. Auba in giallonero arrivò a 141 gol, prima di andare in Premier League. Lì dove Haaland poteva finire, corteggiato dal Manchester United del connazionale Solskjear, suo allenatore al Molde. Ha preferito la giostra Borussia Dortmund, dove tutti segnano, tutti si divertono. Compreso lui, il nuovo Ivan Drago del calcio. Una macchina, nel paese delle macchine.