Inter, un anno a secco. Kiev a porte chiuse? Oggi si decide
Champions LeagueUn anno fa cominciò l'embargo europeo dell'Inter, con un pareggio a Nicosia contro l'Anorthosis. "La partita della vita", come l'ha ribattezzata Mourinho, potrebbe giocarsi a porte chiuse. GIOCA A FANTACAMPIONI, GUARDA I GOL DELLA CHAMPIONS
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E' attesa per oggi una decisione della Uefa sulla partita che domani vedrà l'Inter impegnata a Kiev contro la Dinamo. L'Ucraina sta vivendo una vera e propria emergenza sanitaria legata l'epidemia dell'influenza A e ieri il sindaco di Kiev, Leonid Chernovetsky, ha proposto di far disputare la gara a porte chiuse per diminuire le possibilità di nuovi contagi. Il primo cittadino della capitale ucraina, che ieri ha partecipato alla riunione di una speciale commissione per fronteggiare l'emergenza, ha invitato "gli spettatori a non recarsi allo stadio" e seguire la gara in tv. La Dinamo però ha già fatto sapere che oltre 90% dei biglietti per la partita è già stato venduto", aggiugendo che ai tifosi potrebbero essere distribuite delle mascherine per coprire bocca e naso.
Giusto un anno fa, era il 4 novembre del 2008, cominciò l'embargo europeo dell'Inter. Una gara veramente da pazza Inter, a Nicosia contro i ciprioti dell'Anorthosis, coi nerazzurri che andarono avanti due volte e poi furono costretti a inseguire il 3-3 prima di rischiare di vincere nel finale. Da allora l'Inter ha fatto vedere anche di peggio, tipo la sconfitta in casa col Panathinaikos, e ora si ritrova a giocare quella che Mourinho stesso ha definito la partita della vita.
Per questo l'allenatore ha portato con sé praticametne tutta la squadra, convocando 25 giocatori, e per questo farà di tutto per recuperare gli infortunati. Muntari ha smaltito il colpo al polpaccio e dovrebbe essere a disposizione, mentre per Tiago Motta le speranze sono pochissime. L'attenzione allora è tutta per Sneijder, fondamentale per il gioco d'attacco dell'Inter. Mourinho cercherà fino all'ultimo di avere l'ok per l'olandese, per schierarlo alle spalle di Eto'o e Milito, ancora a secco in europa.
Il gelo di Kiev è una trappola: lo sa bene proprio l'Inter, che il 10 dicembre 2003 uscì dalla Champions per il gol segnato nel finale dal brasiliano Diogo Rincon. E lo sanno in generale gli avversari, visto che in gare europee la Dyanmo non perde in casa dal 5 novembre 2008. Giusto da quando l'Inter non vince più. A battere per ultimi gli ucraini in trasferta, guarda caso, fu, il Porto, la squadra che ha fatto grande Mourinho. Segno evidente che questa è proprio la partita della vita.
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Giusto un anno fa, era il 4 novembre del 2008, cominciò l'embargo europeo dell'Inter. Una gara veramente da pazza Inter, a Nicosia contro i ciprioti dell'Anorthosis, coi nerazzurri che andarono avanti due volte e poi furono costretti a inseguire il 3-3 prima di rischiare di vincere nel finale. Da allora l'Inter ha fatto vedere anche di peggio, tipo la sconfitta in casa col Panathinaikos, e ora si ritrova a giocare quella che Mourinho stesso ha definito la partita della vita.
Per questo l'allenatore ha portato con sé praticametne tutta la squadra, convocando 25 giocatori, e per questo farà di tutto per recuperare gli infortunati. Muntari ha smaltito il colpo al polpaccio e dovrebbe essere a disposizione, mentre per Tiago Motta le speranze sono pochissime. L'attenzione allora è tutta per Sneijder, fondamentale per il gioco d'attacco dell'Inter. Mourinho cercherà fino all'ultimo di avere l'ok per l'olandese, per schierarlo alle spalle di Eto'o e Milito, ancora a secco in europa.
Il gelo di Kiev è una trappola: lo sa bene proprio l'Inter, che il 10 dicembre 2003 uscì dalla Champions per il gol segnato nel finale dal brasiliano Diogo Rincon. E lo sanno in generale gli avversari, visto che in gare europee la Dyanmo non perde in casa dal 5 novembre 2008. Giusto da quando l'Inter non vince più. A battere per ultimi gli ucraini in trasferta, guarda caso, fu, il Porto, la squadra che ha fatto grande Mourinho. Segno evidente che questa è proprio la partita della vita.
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