E il Pazzo manda un segnale forte e chiaro a Prandelli
Champions LeagueL'attaccante italiano (della Samp) che nell'ultimo anno e mezzo ha segnato di più è rimasto fuori dalla prima lista del nuovo corso azzurro contro la Costa D'Avorio. Ma a Brema contro il Werder è stato l'Uomo della Provvidenza blucerchiata
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Un messaggio da Brema, forte e chiaro. Mittente: Gianpaolo Pazzini, destinatario Cesare Prandelli. Nel giorno del 53esimo compleanno del ct, gli auguri dalla Germania lui, Pazzini, ha pensato di farli così. Un gol, un altro annullato, un palo e tanta voglia di essere decisivo. Sempre e comunque, dal blucerchiato della Samp all'azzurro della nazionale che Lippi gli ha regalato in piccola parte ai mondiali e che Prandelli adesso gli nega.
L'attaccante italiano che nell'ultimo anno e mezzo ha segnato di più è rimasto fuori dalla prima lista del nuovo corso contro la Costa D'Avorio. Per questo gli servirà un'altra grande stagione con la Samp per convincere tutti definitivamente. Lì dove ha trovato la sua consacrazione dopo l'addio forzato al viola della Fiorentina perché chiuso da Gilardino e poco considerato, appunto, da Prandelli.
La scelta della Samp si è rivelata poco tempo dopo la più giusta perché da allora il Pazzo non ha più sbagliato un colpo. 36 in un anno e mezzo, 37 con quello di ieri il primo in Champions. L'uomo dei sogni di Garrone con il gemello Cassano è diventato finalmente grande. Determinante per il quarto posto dello scorso campionato, fondamentale adesso per tenere vivo quel sogno Champions che a Genova non realizzano da 18 anni. Mantenere la Samp nell'Europa dei grandi sarebbe la sua vittoria più bella. E un altro pacco regalo che stavolta Prandelli difficilmente potrebbe ignorare.
Gli altri risultati delle gare di andata dei preliminari di Champions League
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L'attaccante italiano che nell'ultimo anno e mezzo ha segnato di più è rimasto fuori dalla prima lista del nuovo corso contro la Costa D'Avorio. Per questo gli servirà un'altra grande stagione con la Samp per convincere tutti definitivamente. Lì dove ha trovato la sua consacrazione dopo l'addio forzato al viola della Fiorentina perché chiuso da Gilardino e poco considerato, appunto, da Prandelli.
La scelta della Samp si è rivelata poco tempo dopo la più giusta perché da allora il Pazzo non ha più sbagliato un colpo. 36 in un anno e mezzo, 37 con quello di ieri il primo in Champions. L'uomo dei sogni di Garrone con il gemello Cassano è diventato finalmente grande. Determinante per il quarto posto dello scorso campionato, fondamentale adesso per tenere vivo quel sogno Champions che a Genova non realizzano da 18 anni. Mantenere la Samp nell'Europa dei grandi sarebbe la sua vittoria più bella. E un altro pacco regalo che stavolta Prandelli difficilmente potrebbe ignorare.
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