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Roma-Liverpool, Di Francesco: "Vogliamo un altro miracolo. Punto su Dzeko, Strootman difficilmente in campo"

Champions League

È la vigilia di Roma-Liverpool, con i giallorossi che sperano di replicare la serata perfetta contro il Barcellona e compiere un'altra storica rimonta. Di Francesco presenta il match in conferenza stampa: "Convincerà i miei ragazzi che possiamo fare qualcosa di grande"

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È la vigilia di Roma-Liverpool, la partita che può consegnare ai giallorossi la finale di Champions League. Prima, però, servirà ripetere l'impresa già compiuta contro il Barcellona: rimontare i tre gol di svantaggio maturati nel 5-2 di Anfield. Insomma, un'altra partita perfetta: Di Francesco è intenzionato a tornare alla difesa a 4, dubbio Strootman a centrocampo. Le parole dell'allenatore giallorosso in conferenza stampa.

Sulla partita:

"Abbiamo il desiderio di fare questa rimonta e mettere in campo tutto quello che abbiamo. Vogliamo provare a fare qualcosa di grande".

Sulla formazione:         

"Non è scontata, farò le mie valutazioni oggi sulla formazione, anche se alcuni mancheranno sicuramente e quindi avrò meno pedine a disposizione. Strootman? Difficilmente sarà della gara. Sarà importante l'approccio alla partita in fase difensiva e offensiva, bisogna fare tre gol e bisogna unire le due cose. Intanto partiamo da una grande fase difensiva".

Sull’atteggiamento in campo:

"Giochiamo una semifinale di Champions davanti a 70 mila persone. Vi aspettate una squadra arrendevole? No. Io voglio entusiasmo, desiderio e voglia di andare oltre l'ostacolo. Poi può finire in tutti i modi, non mi interessa, ma l'atteggiamento deve essere questo".

Sulle aspettative:

"Mi piacerebbe fare un copia e incolla della prestazione fatta al ritorno contro il Barcellona, non solo dal punto di vista tecnico, ma anche nella testa e fisica. Per riuscire a competere con il Liverpool è necessario alzare la prestazione atletica della squadra. Poi fare gol il prima possibile per entusiasmare e trascinare il nostro pubblico. Servirà essere preventivi, se giochiamo come a Liverpool troveremo difficoltà. Si deve sbagliare molto meno. Manteniamo la nostra filosofia, ma sbagliando molto meno di quanto fatto all’andata".

Sulla gara di andata:

"Siamo in una semifinale, per uno che fa la Champions per la prima volta è un bel traguardo, ma non sposta nulla nella mia idea di calcio. All'andata ci è mancata un po' di attenzione e non perché non si è preparata bene la gara, sarebbe impossibile. Ma dopo i primi 25 minuti siamo stati in balia del Liverpool e questo ci deve servire per il ritorno, sperando di poter recuperare quel blackout troppo lungo che abbiamo avuto".

Sul lavoro psicologico:

"Io non mi accontento mai, la nostra ambizione è andare a Kiev. Magari non succederà, ma noi dobbiamo crederci. Questa partita la preparo come tutte le altre, ciò che trasmetto entra nella testa dei calciatori. Alcune cose sono già riuscito a trasmetterle, ma manca ancora qualcosa. Quindi oggi farò di più e li convincerò che possiamo fare qualcosa di grande".

Su Salah:

"Di sicuro non possiamo cambiare tutta la squadra per un giocatore. Bisogna sapere che lui è bravo ad andare in verticale, quindi serve la capacità di leggere alcune situazioni. Ma non possiamo mettere tre uomini su di lui".

Sull’Olimpico:

"Nel nostro stadio concediamo pochissimo agli avversari. Contro l’Atletico abbiamo sofferto un po’ di più, poi sempre meno con tutti gli altri. Spero che in questo senso ci sia continuità. Non è mai facile ripetersi, ma con la passione di questo pubblico c’è la voglia di fare un altro miracolo e riuscire a fare qualcosa in più, quello che ci è mancato all’andata".

Su Dzeko:

"Tutti i giocatori devono sentirsi responsabili, lui ancora di più. E’ tra i più rappresentativi di questa squadra e spero che possa fare il Salah dell’andata determinando la partita, uno con le sue qualità deve farlo. Lo stesso vale per Nainggolan, che ha detto che domani segnerà almeno un gol".