Sfuma il capolavoro di Ancelotti frenato al 93' al Parco dei Principi: avanti con uno splendido pallonetto di Insigne, gli azzurri incassano il pareggio del PSG con la sfortunata autorete di Mario Rui. Illude il guizzo di Mertens, 2-2 targato Di Maria in pieno recupero. Azzurri scavalcati al comando del gruppo C dal Liverpool a quota 6 punti, uno in più del Napoli che tiene a distanza i parigini
PSG-NAPOLI 2-2
29' Insigne (N), 61' aut. Mario Rui (N), 77' Mertens (N), 93' Di Maria (P)
Paris Saint Germain (4-2-3-1): Areola; Meunier, Marquinhos, Kimpembe, Bernat (46' Kehrer); Rabiot, Verratti (83' Diaby); Mbappé, Di Maria, Neymar; Cavani (75' Draxler). All. Tuchel
Napoli (4-4-2): Ospina; Maksimovic, Koulibaly, Albiol, Mario Rui; Callejon (87' Rog), Allan, Hamsik, Ruiz; Insigne (54' Zielinski), Mertens (84' Milik). All. Ancelotti
Ammoniti: Marquinhos (P), Mertens (N), Mario Rui (N), Callejon (N)
Beffa a tempo quasi scaduto per il Napoli, protagonista di una gara maiuscola al Parco dei Principi. Avanti due volte con Insigne e Mertens, gli uomini dell’ex Ancelotti vengono agguantati prima da una sfortunata autorete di Mario Rui e poi dalla prodezza targata Di Maria al minuto 93. Sfuma un’altra impresa nelle notti di Champions, exploit solo accarezzato dagli azzurri che tuttavia abbandonano Parigi a testa altissima. Certo è che la squadra di Ancelotti si conferma imbattuta nelle prime tre partite del girone come era accaduto solo nell'edizione 2011/12 con Mazzarri in panchina. Le gerarchie del gruppo C premiano ora il Liverpool al comando in virtù del 4-0 rifilato alla Stella Rossa: sono 6 i punti in classifica dei Reds, uno in più del Napoli che tiene a distanza il PSG a quota 4.
Napoli dai mille volti che ritrova Insigne nel 4-4-2 di partenza, modulo chiamato a reggere l’urto degli scatenati Neymar, Mbappé e Cavani. È proprio l’ex Matador, cordialmente salutato da De Laurentiis prima del match, a pungere nell’avvio favorevole alla squadra di Tuchel. Azzurri che prendono le misure e dal 20’ sfruttano il baricentro fuori misura degli avversari: nient’altro che il prezzo da pagare per il PSG quando si dispone di un attacco atomico. L’inerzia del match sorride quindi gli uomini di Ancelotti con Mertens (clamorosa traversa al 24’) e con il solito Insigne prima della mezz’ora: gol numero 8 in stagione, pallonetto delizioso su invito di Callejon dopo il centro decisivo contro il Liverpool. Supremazia che confeziona altre due chance per il numero 24 senza dimenticare i brividi targati Mbappé, fermato da Ospina. Una gestione eccellente capovolta nella ripresa complice l’assetto offensivo imposto da Tuchel: difesa a tre e Di Maria esterno a tutto campo, novità che anticipa lo sfortunato autogol di Mario Rui su cross di Meunier. Episodio che interrompe a 311 i minuti d'imbattibilità della porta azzurra in Europa. Napoli che reagisce pur perdendo Insigne (botta allo sterno) e torna in vantaggio con Mertens, guizzo quasi fatale al 77’. Già, perché in pieno recupero chi riscatta una gara opaca è Di Maria dalla prodezza registrata al minuto 93. Restano solo i rimpianti agli azzurri sempre più protagonisti nelle serate di Champions.