Ajax-Real Madrid, giallo tattico per Sergio Ramos? Uefa apre un'inchiesta

Champions League

Il difensore spagnolo, ammonito all’88’ per un fallo su Dolberg, salterà il ritorno degli ottavi di finale: "Cartellino tattico? Guardando il risultato, mentirei se dicessi il contrario". Poi il dietrofront sui social. Ma la Uefa apre un'inchiesta disciplinare contro di lui

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Il Real Madrid soffre ad Amsterdam, viene pressato dall’Ajax, ne subisce il gioco ma, alla fine, vince. 1-2 il risultato finale alla Johan Cruijff Arena, con i campioni in carica che adesso vedono il traguardo dei quarti di finale decisamente più vicino. Protagonista, come al solito, Sergio Ramos. Il capitano, che ha raggiunto quota 600 partite con la camiseta blanca, tenendo in piedi la baracca nonostante i continui attacchi di de Jong, Ziyech e Tadic. Non si è fatto mancare niente, nemmeno l’ammonizione all’88’ per un fallo su Dolberg. Un cartellino pesante perché, essendo diffidato, lo costringerà a saltare la partita di ritorno al Bernabeu. Una mossa che ai più è sembrata una tattica per poi presentarsi “pulito” ai quarti, dal momento che l’impresa degli olandesi appare difficile da pronosticare. E la conferma di tali sensazioni l’ha data lo stesso Sergio Ramos: “Vedendo il risultato, mentirei se dicessi di non aver forzato il secondo giallo – ha ammesso il difensore spagnolo in zona mista nel post gara – nel calcio spetta a te prendere decisioni complicate e io ho deciso così”. Peccato però che la Uefa, ormai da qualche anno, abbia deciso di punire le ammonizioni volontarie; e - tramite il proprio sito ufficiale - dia notizia dell'avvio di un'inchiesta nei suoi confronti sulla base dell'articolo 31, paragrafo 3, del Regolamento disciplinare.

Cosa rischia Sergio Ramos?

Il comunicato dell'Uefa, pubblicato insieme a tutte le altre sanzioni disciplinari relative alle prime quattro partite degli ottavi di finale, prosegue: "L'inchiesta è stata aperta in connessione alla dichiarazioni rese dal giocatore del Real Madrid dopo la suddetta partita. Ulteriori informazioni relative a questa indagine saranno rese disponibili a tempo debito". Quindi, nel mirino del massimo organo calcistico europeo, la volontarietà del cartellino giallo e soprattutto le parole post partita che, di fatto, ammettevano quella che l'Uefa potrebbe punire come scorrettezza in piena regola. Già in passato Jesus Corona del Porto, che si era fatto ammonire nella penultima gara del girone con lo Schalke per arrivare senza cartellini sul groppone all’andata degli ottavi di finale contro la Roma, venne sanzionato, non con una, ma ben due giornate di squalifica.

Ripensamento social inutile?

“In una partita ci sono molte tensioni, molte sensazioni e molte pulsazioni, devi prendere decisioni in pochi secondi - ha scritto lo spagnolo sui social dopo le dichiarazioni 'incriminate' post partita -. Il meglio di oggi è il risultato, la cosa peggiore è non poter essere insieme ai miei compagni di squadra nella gara di ritorno. Ovviamente mi fa male più di chiunque altro. Non ho forzato l’ammonizione come ho fatto contro la Roma nella mia precedente partita di Champions League. Tiferò dagli spalti come un normale fan con l’obiettivo di arrivare ai quarti di finale. HalaMadrid". Di fatto il contrario di quanto detto in zona mista. Da vedere quale sarà la decisione dell'Uefa.