Champions League, De Rossi dopo Porto-Roma: "Uscire così fa male"
Champions LeagueIl capitano della Roma dopo l'eliminazione dalla Champions: “Stasera fa veramente male. Abbiamo rivisto le immagini sul telefonino e su Schick era rigore. Di Francesco? Siamo arrivati a un minuto dai rigori che avrebbero potuto portarci ai quarti”. Manolas: "Vergognoso non rivedere l'intervento su Schick al Var"
“Il risultato va accettato per quello che è , ma la modalità è terribile”. Le parole di Daniele De Rossi, capitano della Roma eliminata da un calcio di rigore dopo 116 minuti sul campo del Porto, hanno il sapore amaro della delusione. “Era meglio andare ai rigori – spiega ai microfoni di Sky Sport - potevamo vincere all’andata e fare meglio. Oggi hanno vinto loro, è andata così”.
De Rossi: "Uscire così fa male"
Il suo gol su rigore aveva riportato la Roma in parità al 37' del primo tempo, prima che un guaio muscolare lo costringesse a uscire dal campo nel finale di frazione (“Penso di essermi stirato, peccato perché mi sentivo bene”). Un tiro dagli 11 metri di Telles nel secondo tempo supplementare ha costretto De Rossi e compagni a interrompere il loro cammino in Champions, prima del rigore richiesto da Schick a pochi istanti dalla fine. “Questo è un errore umano, non del Var, come è successo in Fiorentina-Inter. Così è davvero un peccato, sarebbe stato epico passare con un 3-2 alla fine. Se ci fossero i punti come nella boxe, avremmo meritato di passare. A volte perdi meritatamente come nel derby di sabato, stai zitto e incassi. Stasera fa veramente male, sia perché non meritavamo sia perché la dinamica è davvero dolorosa” le parole di De Rossi a Sky Sport. "Giustificazioni? Qualcuno di noi si è sentito rispondere cose confuse. Abbiamo rivisto le immagini sul telefonino nello spogliatoio ed è rigore. L'anno scorso eravamo usciti dalla Champions League e ci eravamo detti che l'anno successivo ci sarebbe stato il Var e certe cose non sarebbero successe. Invece così non è". Il numero 16 difende la squadra: “Non siamo perfetti, ma ho visto una squadra unita e fatta di uomini seri. Delle volte siamo addormentati, oggi abbiamo mantenuto la tensione alta. Loro sono una squadra forte, ma nei 180 minuti meritavamo di passare”. Parole di sostegno anche nei confronti di Eusebio Di Francesco: “Rimango della mia opinione. Non so che succederà ma nessuno toglierà al mister ciò che ha fatto l'anno scorso e che ha fatto quest'anno - ricorda De Rossi - sono dibattiti che fate voi, noi no. Da domani iniziamo a lavorare con il nostro allenatore per l'Empoli".
Sulle lacrime di Florenzi
"Florenzi? Gli ho fatto leggere dei messaggi ricevuti il 26 novembre 2017, quando ho dato lo schiaffo a Lapadula - ha raccontato De Rossi - dopo sono tornati i messaggi d'amore per quello che provo per la maglia. Capiterà la stessa cosa a lui, gli sta solo andando male. Ci tiene, ha dato due ginocchia per la Roma. Se non è un grande professionista non so cosa sia, si allena sempre ed è un romanista vero. Spero che possa ricevere lo stesso amore ricevuto da me".
Da Casillas a Casillas: 15 anni dopo, De Rossi di rigore
Undici mesi fa - il 10 aprile 2018 - la sua rete dal dischetto contro il Barcellona era stata fondamentale nella rimonta dei giallorossi contro i blaugrana nei quarti di finale di Champions. Contro il Porto, Daniele De Rossi ha trovato la sua prima rete stagionale. "Il rigore? Siamo in tre - la sua risposta a Sky Sport - io, Perotti e Kolarov. Prima del derby, gli avevo chiesto se potevo calciare io. Lui mi aveva detto che se me la sentivo potevo calciare io e così è andata". Il cammino stagionale in Champions del capitano della Roma e della sua squadra si è interrotto contro una squadra che tra i pali aveva Iker Casillas: proprio contro il portiere spagnolo De Rossi aveva segnato il suo primo gol nella più importante competizione europea per club, il 28 settembre 2004 (a 21 anni, 2 mesi e 4 giorni) in Real Madrid-Roma 4-2. Quello che oggi sperano nella Roma giallorossa è che il gol dell'Estadio do Dragao non sia il suo ultimo gol in carriera con la maglia giallorossa in Champions. Il diretto interessato, per ora, non si è espresso in maniera netta: "A fine primo tempo, tutto fasciato, avevo detto ai ragazzi: Fate fare un'altra partita in Champions a questo vecchio. Ogni partita, quando stai per smettere, pesa di più. Oggi pensiamo alla squadra, poi al mio futuro ci penserò nei prossimi mesi".
Manolas: "Una vergogna non andare al Var"
Amarezza nelle parole di Kostas Manolas: "Abbiamo dato il massimo, abbiamo l'amaro in bocca - spiega il difensore greco a Sky Sport - potevamo fare sicuramente il 2-2 per passare il turno, poi ci hanno fischiato contro un rigore e poi non ci hanno assegnato un rigore netto. In partite del genere non puoi sbagliare così. Una vergogna il fatto che l'arbitro non sia andato a vedere il Var". Manolas ha anche spiegato la risposta data ai giallorossi da Cakir: "L'arbitro ha detto che l'hanno controllato e non c'era niente. Il contatto è netto. Davvero non capisco perché queste cose succedano anche a noi". Chiaro il riferimento al confronto con il Liverpool nella doppia semifinale della scorsa Champions League: "Anche l'anno scorso non ci hanno fischiato due rigori, poi gli arbitri ci hanno chiesto scusa. Ma le scuse non servono a nulla. Ora c'è il Var, un arbitro deve andare a rivederlo".
Perotti: "Siamo con Di Francesco"
Dispiaciuto anche Diego Perotti: "Abbiamo lottato e tornare senza niente è molto doloroso - le sue parole a Sky Sport - meritavamo di più, loro sono una grande squadra, i tifosi hanno dato quella spinta che aiuta. Dispiace perché abbiamo avuto delle possibilità di fare il gol che avrebbe chiuso la partita". L'argentino ha parlato anche degli episodi dubbi: "Lo stadio ha condizionato l'arbitro? Dovreste chiederlo a lui: dispiace che non sia andato a vedere al monitor, poi magari non fischia, però vai lì e guarda come ha fatto con il loro rigore. Se c'è questo nuovo sistema, va usato". Nelle sue parole, sostegno a Di Francesco: "Giusto continuare con lui? Noi abbiamo sempre dato tutto, non solo per lui per tutti noi. A nessun piace perdere, l'ho detto ieri: siamo tutti con lui, è un momento brutto ma ora dovrà prendere lui una decisione su quello che vorrà fare".