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Eurovision, trionfo dei Maneskin: è la "Champions" della musica

CHAMPIONS

Alfredo Corallo

©Getty

Dopo il successo a Sanremo la band romana trionfa all'Eurovision Song Contest di Rotterdam con "Zitti e buoni" e riporta l'Italia sul tetto d'Europa a 31 anni da Toto Cutugno e a 11 dal Triplete dell'Inter di Mourinho, oggi "romanista" come il frontman Damiano David. Proprio loro, i Måneskin, che a novembre avevano firmato per Sky Sport la colonna sonora della Champions con il singolo "Vent'anni"

DAMIANO: "SOGNO DI DIVENTARE IL NUOVO TOTTI"

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È finita con un Damiano desnudo a brindare e urlare "poo-po-po-po-po-pooo-po" come il suo idolo d'infanzia Francesco Totti all'Olympiastadion: i Måneskin stracciano in finale la Francia per 544 a 499 (voti) e riportano l'Italia sul tetto d'Europa a 31 anni dal trionfo di Toto Cutugno e a 57 dal primo di Gigliola Cinquetti, ma su un palcoscenico diventato nel frattempo di respiro "Mondiale" (l'Eurovision Song Contest è o no l'evento non sportivo più visto al mondo?). D'altronde il nuovo profeta del rock italiano - pardon, internazionale! - aveva previsto tutto: "Facciamo come l'Italia di Lippi a Berlino", si era lasciato sfuggire in un'intervista al Messaggero alla vigilia della serata conclusiva. Palpitante, come l'immortale notte dei rigori nell'estate del 2006: quarta dietro i "soliti" francesi, Svizzera e Malta dopo il responso della giuria di qualità, la band romana ha ribaltato la classifica grazie al televoto "estero" (per regolamento non era consentito suffragare la canzone della propria nazione di riferimento). Favoriti, ma non è certo una colpa, da una già conclarata "superiorità" social (si presentavano come il profilo più seguito in assoluto con oltre 2 milioni di follower tra le varie piattaforme) e perché no, anche grazie allo zampino delle superpotenze Fedez & Chiara Ferragni - e di Vasco, Eros Ramazzotti e altre star di casa nostra - che non hanno lesinato un contributo "patriottico" alla causa italica. All'Ahoy Arena di Rotterdam i Måneskin tornavano con "Zitti e buoni", il brano che gli aveva regalato il successo a Sanremo - davanti allo stesso rapper milanese, in coppia con Francesca Michielin - e il conseguente pass automatico al Festival europeo, la "Champions della musica". Proprio loro, che all'inizio della stagione calcistica avevano firmato per Sky Sport la colonna sonora della Coppa dalle grandi orecchie...

La festa dei Måneskin in conferenza stampa dopo il trionfo all'Eurovision - ©Getty

 

Da X Factor alla Champions per Sky Sport

Una storia, quella della squadra schierata da capitan Damiano David nella trasferta olandese con Victoria De Angelis al basso, Ethan Torchio alla batteria e Thomas Raggi alla chitarra, cominciata nel 2017 a X Factor con l'inedito "Chosen" e proseguita a suon di dischi d'oro e platino con pezzi come "Morirò da re", "Torna a casa", "L'altra dimensione" e "Vent'anni" che, lo scorso novembre, era stato appunto il soundtrack della Champions di Sky Sport. Una lettera aperta alla propria generazione, carica di anticonformismo e della necessità di smarcarsi da ogni pregiudizio. "Ho scritto quello che io stesso avrei voluto sentirmi dire da qualcuno più adulto, ora che ho vent'anni" le parole del frontman, autenticamente grato a Sky Sport "perché avete realizzato un sogno, questo è il momento più alto della mia carriera". 

vedi anche

Il mercoledì di Champions sulle note dei Måneskin

 

Il "triplete" dei Måneskin: Damiano come Mourinho...

In effetti i Måneskin consegnano all'Italia un "triplete" canoro: premio per la canzone migliore, ma anche per il miglior testo e singolo più ascoltato su Spotify tra le 26 finaliste in gara all'Eurovision. E non in un giorno a caso: la notte del 22 maggio, come l'Inter di Mourinho, avversario del romanista Damiano in quel 2010 ma anche il "suo" prossimo allenatore; lo stesso José che ai tempi del Real Madrid fu eletto "Rockstar dell'anno" dalla versione spagnola della rivista Rolling Stone, e uno che in carriera ne ha "zittiti" parecchi anche lui...

Mourinho sulla copertina di Rolling Stone e Damiano David con maglia di Totti prima di un concerto